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Dalla spesa alla dispensa: come ottimizzare la conservazione degli alimenti

Quello relativo allo spreco alimentare è un problema che in questi ultimi tempi sta assumendo una centralità preoccupante, considerando che si tratta di un pericolo crescente sia dal punto di vista economico che dal punto di vista ambientale. Per questo motivo l’obiettivo dell’articolo sarà proprio quello di fornire consigli pratici su come ottimizzare il più possibile la conservazione degli alimenti verso un’alimentazione sostenibile, a partire dalla spesa fino ad arrivare all’organizzazione della dispensa, per fare in modo di evitare inutili sprechi.

Come pianificare la spesa

La riduzione degli sprechi alimentari è un dovere di tutti, non solamente dal punto di vista etico ma anche dal punto di vista economico. Il primo errore decisamente comune, infatti, viene commesso nel momento in cui si fa ritorno in casa dopo la spesa. In quel momento molte persone, prese dalla fretta e dalla voglia di mettersi comodamente seduti o sdraiati sul letto o sul divano, sono solite aprire il frigorifero e conservare nella stessa maniera tutti i prodotti appena acquistati.

Per ridurre il più possibile gli sprechi e per mangiare in maniera sana occorre seguire principalmente tre regole: controllare i tempi di conservazione, poiché ogni alimento ha i propri; selezionare la temperatura corretta per quel determinato prodotto e prestare particolare attenzione alla cross-contaminazione. Per quanto concerne la temperatura, per conservare al meglio gli alimenti è necessario sapere come funziona il proprio frigorifero. Le verdure dovranno essere ordinate nel cassetto con una temperatura pari a 5 gradi, mentre in quello superiore, tra i 2 e i 5 gradi, vanno posti tutti quegli alimenti che si deteriorano più facilmente come la carne e il pesce crudi. Dopodiché, il cassetto centrale, con una temperatura tra i 4 e gli 8 gradi, risulta essere perfetto per i cibi cotti, mentre l’ultima zona, tra i 5 e gli 8 gradi, può essere utile per formaggi, dolci, conserve e yogurt.


Le verdure, se ben conservate, possono essere consumate anche dopo 8 giorni, la carne va mangiata entro 3 giorni e il pesce nel giro di 24 ore. Concludendo con la regola numero tre, al contrario di come molti credono, la cross-contaminazione può verificarsi anche all’interno del frigorifero, motivo per il quale è bene tenere separati i cibi cotti da quelli crudi. In questo contesto è fondamentale sottolineare l’importanza della scelta di frigoriferi e congelatori efficienti dal punto di vista energetico per ridurre consumi e costi. Le classi energetiche degli elettrodomestici, infatti, nel momento in cui sono alte come nel caso dei frigoriferi di ultima generazione, garantiscono una migliore conservazione degli alimenti con un consumo energetico ridotto.

Tecniche di conservazione degli alimenti e gestione della dispensa

Esistono diverse tecniche di conservazione in grado di far durare il cibo per giorni o addirittura per anni. Tra i principali metodi di conservazione rientrano sicuramente la salatura, la refrigerazione, il congelamento, l’essiccamento, l’affumicatura, sotto sale, sott’olio, sott’aceto, la fermentazione e la pastorizzazione. Da evidenziare, quindi, c’è il fatto che un’attenta conservazione aiuta certamente a mantenere i cibi freschi più a lungo, riducendo così gli sprechi. In questo senso è essenziale anche la gestione della dispensa e l’organizzazione di quest’ultima per tenere sotto controllo le scorte alimentari e monitorare le date di scadenza. Sotto questo punto di vista è consigliabile disporre gli alimenti in modo che quelli con scadenza ravvicinata siano facilmente visibili, incentivando in questa maniera il loro consumo. Da tutto questo ne deduciamo l’importanza di una conservazione attenta e di elettrodomestici efficienti come parte di una routine anti-spreco per un’alimentazione sempre più sana e sostenibile.

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