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“Pendolari del crimine” a Masio e Pietra Marazzi fermati in flagranza dai Carabinieri: arrestati due truffatori


L’ennesima batteria di truffatori in trasferta dal napoletano ha tentato di colpire nella provincia di Alessandria, questa volta con esito sfavorevole: i Carabinieri li hanno intercettati e arrestati.

Il primo colpo viene tentato a Pietra Marazzi, nei confronti di un’anziana, alla quale un sedicente “Carabiniere” riferisce di un incidente provocato dalla figlia, ovviamente mai avvenuto, costringendola a farsi consegnare monili in oro per pagare i danni causati ed evitarle di “finire in carcere”.


Poco dopo, nel comune di Masio, un altro anziano è finito nelle grinfie degli stessi truffatori senza scrupoli, ma una segnalazione al 112 mette in moto la macchina del pronto intervento dei Carabinieri, quelli veri. La Centrale Operativa della Compagnia di Alessandria organizza tempestivamente un dispositivo di Gazzelle e autovetture civetta del NORM e di pattuglie di Oviglio e Felizzano per intercettare i malviventi. Cinque pattuglie circondano la zona.

Carabinieri in borghese si appostano nelle strette adiacenze dell’abitazione dell’anziano di Masio. Attendono, poi notano un’autovettura sospetta con due persone a bordo che si dirige proprio verso il domicilio della vittima. Gli occupanti indossano mascherine chirurgiche, retaggio del recente passato pandemico ma attualmente quantomeno insolite. I Carabinieri si stringono a tenaglia attorno ai sospetti, che tentano una breve quanto inutile fuga: la pattuglia di Oviglio e l’auto civetta sbarrano la strada sui due fronti e li bloccano.

La perquisizione permette di recuperare gioielli del valore di circa 60mila euro e tre smartphone, uno dei quali utilizzato per commettere le truffe.

Ma non è finita, perché gli accertamenti sulla provenienza dei preziosi consentono di estendere l’operazione al recentissimo passato e le indagini portano rapidamente all’anziana vittima di Pietra Marazzi, dove i “pendolari del crimine” avevano appena colpito.

Lo stupore dell’anziana vittima dell’odioso reato nel rivedere i propri averi restituiti dai Carabinieri ripaga gli uomini e le donne dell’Arma impegnati nella circostanza, gli stessi che quotidianamente scendono in campo in attività di prevenzione e repressione di tutti i reati, non solo delle truffe.

I due malviventi, provenienti dal napoletano, hanno 31 e 46 anni e sono già noti alle Forze dell’Ordine per i loro precedenti penali, mentre l’autovettura utilizzata è, ancora una volta, a noleggio, per rendere più difficile l’identificazione. Non questa volta, però. I Carabinieri li arrestano in flagranza di reato per truffa aggravata e li accompagnano presso la casa circondariale “Cantiello e Gaeta” di Alessandria, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Dopo la convalida dell’arresto, il G.I.P. dispone la misura cautelare in carcere per il 46enne e gli arresti domiciliari per il 31enne.

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