Se quello che stiamo vivendo è veramente un mondo al contrario come sembra a tutti gli effetti e come ci martellano ogni giorno molti mass media con i (falsi) miti moderni, allora è necessario un cambio di rotta, qualcosa che riporti questa Società nei giusti binari e ponga nuovamente al centro l’Uomo (inteso come persona) e non il suo surrogato come oggi si trova dovunque guardiamo.
E’ necessaria una partenza, un “nuovo” modo di vedere il mondo, che poi non sarebbe altro che il ricordarsi dell’importanza di certi ideali. E’ necessario allora un cambiamento e quando arrivano i cambiamenti questi hanno sempre una base di partenza che spesso è un semplice “manifesto” sul quale si scrivono gli ideali e gli obiettivi da raggiungere
Un manifesto che parte da Tortona e che si chiama “Rinascimento”.
Sì perché l’opera pubblicata oggi di Luca Sforzini non è soltanto un libro, ma qualcosa di molto di più: una base di partenza dove gli Uomini che credono ancora in certi valori possano coagularsi insieme e attraverso questo “manifesto” ribadire il loro ruolo in questa Società, ma soprattutto in quella dell’immediato futuro.
Il programma di quello che potrebbe essere un Movimento di rivalutazione della nostra identità è riassunto già nel titolo del Libro “RINASCIMENTO: L’Uomo al centro del mondo. Rivolta contro l’omologazione” un manifesto per riscoprire individualità e valore umano nell’era della globalizzazione; un originale punto d’incontro tra Rivoluzione conservatrice e Libertarismo.
E’ il primo saggio di Luca Sforzini, proprietario del castello di Castellar Ponzano, imprenditore, intellettuale e profondo conoscitore dell’arte e della politica. Un’opera che unisce storia, filosofia, cultura e politica, lanciando un forte messaggio contro la massificazione imperante e invita l’Uomo a riprendere il ruolo centrale che gli spetta.
Attraverso un percorso che intreccia il pensiero umanistico e la tradizione rinascimentale con le sfide del presente, Sforzini esplora temi cruciali: il recupero della centralità dell’individuo, il valore del talento e della virtù, l’importanza dell’arte e della cultura come strumenti di elevazione e libertà e il pericolo di un’omologazione che annienta la diversità e l’autodeterminazione.
Un viaggio tra passato e presente perché in “RINASCIMENTO: L’Uomo al centro del mondo. Rivolta contro l’omologazione” Sforzini analizza figure storiche come Dante, Pico della Mirandola, Marsilio Ficino e Cicerone, mitologiche come Prometeo e Orfeo, intrecciandole con le provocazioni del contemporaneo: dall’individualismo radicale di Ronald Reagan ed Elon Musk al pensiero filosofico di Nietzsche, René Guénon, Ernst Jünger e Carl Gustav Jung, fino alle sfide imposte dalla tecnologia e dalla globalizzazione.
Al centro del libro, la convinzione che solo recuperando una visione alta dell’essere umano, radicata nella bellezza, nella cultura, nella spiritualità e nell’azione consapevole, sia possibile rifondare la civiltà occidentale a cui l’Italia ha sempre dato un apporto fondamentale. In un’epoca dove l’individualità sembra spesso sacrificata sull’altare della massificazione, l’autore propone un ritorno ai valori fondanti della nostra civiltà: l’Umanesimo, la ricerca del sé, la libertà come azione capace di cambiare la società.
Un’opera critica di denuncia e di proposta per una “rivolta culturale”
Nel libro Sforzini non si limita ad una lettura nostalgica del passato ma critica duramente il nostro tempo, la “virtualizzazione” della vita e la crescente omologazione che minacciano la libertà individuale e la creatività. In questo contesto, l’opera si trasforma in una sorta di manifesto, un appello a una “rivolta culturale” contro l’appiattimento dell’identità umana e contro la crescente standardizzazione delle società moderne.
“Essere autenticamente uomini è diventato eversivo”, afferma Sforzini, che propone di riscoprire il valore dell’individualità, della cultura e dell’arte come mezzi di liberazione dall’omologazione. Il suo è un invito a riscoprire il talento umano come unica risorsa per la costruzione di una civiltà migliore, capace di riconoscere la bellezza e la verità in ogni forma di espressione.
Il Castello di Castellar Ponzano: un luogo simbolo di rinascita
Il castello di Castellar Ponzano a Tortona può rappresentare il luogo simbolo (ma non solo) di quella che potrebbe essere una nuova rivoluzione culturale. Non solo un libro, ma un progetto culturale. Sforzini lega indissolubilmente questa opera al suo impegno per la valorizzazione del territorio, rappresentato dal Castello di Castellar Ponzano, acquistato nel 2022 e trasformato in un centro culturale per la collettività, simbolo di una nuova era di riscatto e di valorizzazione delle eccellenze locali e globali. Questo luogo, documentato fin dal 1184, diventa il cuore pulsante di Rinascimento, l’associazione culturale fondata dall’autore, un laboratorio di idee e iniziative per il rilancio dei valori fondanti della nostra civiltà.
Un manifesto per l’umanità
“RINASCIMENTO” è molto più di un libro: è un invito a ritrovare fiducia nell’essere umano e a combattere le derive della nostra epoca con cultura, talento e consapevolezza. Una chiamata all’azione per tutti coloro che credono ancora in una società in cui l’uomo possa essere davvero artefice del proprio destino. Un invito a ciascun individuo a superare l’ideologia del conformismo e della massificazione, ed a riconnettersi con il proprio talento, la propria identità e la propria libertà.
Un libro che potrebbe rappresentare un nuovo inizio o comunque la nascita di un Movimento in grado di cambiare gli “indirizzi” verso i quali i “potenti” cercano di indirizzare le masse. Un cliché già visto in passato ma che oggi con i grandi mezzi a disposizione di chi “muove i fili” rischia di affossare definitivamente la creatività umana perché con l’appiattimento è molto più facile controllare le persone.
Leggere questo libro e poi farsi delle domande su quello che è possibile fare, potrebbe essere l’inizio per un’inversione di tendenza soprattutto per riabbracciare quelli ideali che hanno sempre visto al centro l’individualità e la creatività umana, oggi soppiantata dai Social, dai manifesti e dalle immagini che tendono a “beotizzare” l’essere umano. Un esempio lampante arriva da Oggi Cronaca: una volta si mandavano i comunicati stampa: si spiegava cos’era un evento e cosa si faceva, oggi, le associazioni (ma non solo) ti mandano la locandina con un’immagine e poche righe e pretendono che il giornale la pubblichi e basta perché ritengono le parole inutili. Stiamo tornando indietro e il libro di Sforzini va controtendenza perché l’autore ha compreso – ma soprattutto ricorda ai lettori – molte cose che la moltitudine delle persona ha dimenticato.
Angelo Bottiroli
Nato a Broni (PV) il 14 settembre 1973, Sforzini ha coniugato fin da giovane la passione per l’arte con l’attività politica e imprenditoriale. Laureato a pieni voti in Scienze Politiche a Pavia, ha studiato a Cambridge ed è oggi uno dei più stimati esperti d’arte in Italia. Fondatore della Giovane Pavia e poi dirigente del PRI, ha avuto importanti incarichi in politica e ha lavorato come consulente per alcune delle principali case d’asta italiane e per famiglie imprenditoriali di spicco. La sua poliedrica carriera che unisce imprenditoria, arte e cultura, lo ha portato a collaborare con importanti istituzioni politiche e culturali, mantenendo sempre vivo l’interesse per l’associazionismo e il bene collettivo.
Il libro è disponibile su Amazon ed ebay. 126 pagine, 20 euro. Indice del Libro