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Il Dott. Gian Carlo Caselli ha ricevuto il Premio Letterario Internazionale Casinò di Sanremo Antonio Semeria alla carriera

Marco Ansaldo con :” La marcia turca Istanbul crocevia del mondo “(Marsilio) ha vinto la sezione Saggistica del Premio,  secondo classificato  Giorgio Fornoni con:” Putinstan Come la Russia è diventato uno stato canaglia” (Chiarelettere) . Al terzo posto   Enrica Garzilli con “Mussolini e Oriente “(Utet) .

La cerimonia del Premio Letterario Internazionale Casinò di Sanremo Antonio Semeria, dedicata alle opere di Saggistica, ha consacrato il vincitore della sezione Saggistica. Si tratta Marco Ansaldo con l’opera:” La marcia turca Istanbul crocevia del mondo “(Marsilio) seguito da  


Giorgio Fornoni con l’opera “Putinstan Come la Russia è diventato uno stato canaglia” (Chiarelettere) e da Enrica Garzilli con l’opera “Mussolini e Oriente “(Utet)

Sono stati consegnati    al dott. Gian Carlo Caselli il Premio alla Carriera, i Gran Trofei al prof. Riccardo Campa per il saggio L’epopea delle incertezze (Carrocci) e alla dott.sa Marilena Rossi responsabile della Narrativa Italiana Mondadori per l’opera “Ogni storia d’amore è una fine” firmata da Aura Cenni e Lorenzo Donati (pseudonimi di due famosi scrittori che hanno scelto l’anonimato)

Questa la motivazione del Gran Trofeo alla Carriera

Al dott. Gian Carlo Caselli

Tra i più autorevoli Magistrati italiani, è stato Procuratore della Repubblica di Torino e di Palermo ottenendo risultati decisivi nella lotta alla mafia. Simbolo della legalità come saggista e studioso ha sempre testimoniato, con i gesti e con la parola, l’importanza di educare al rispetto della legge come crogiuolo di valori basilari per la società. Ha espresso con possente intensità e profondità il suo l’impegno civile dedicando la sua vita a tutelare la legalità promovendo il miglioramento sociale. Con i suoi saggi ha sempre continuato la sua azione di educazione delle nuove generazioni con la sua voce libera ed indipendente, scevra da condizionamenti, stimolando l’analisi critica della Contemporaneità. Nel suo ultimo lavoro ha sceverato cinquant’anni di storia italiana raccontata dal punto di vista privilegiato di un magistrato schierato sempre e comunque dalla parte della Costituzione italiana, sancendo gli ideali di una Giustizia a misura di ogni cittadino, in quando egualitaria.

Nel ripensare a dieci momenti della storia italiana il magistrato li rilegge e l’uomo li commenta, perseguendo nuove motivazioni per una comprensione più profonda del nostro presente e del futuro, che aspetta i nostri giovani. Rimane come antidoto la cultura della legalità, un’eredità di valori, testimoniati con la vita. 

  Questa la motivazione del Gran Trofeo alla Narrativa

A Aura Cenni e Lorenzo Donati per l’opera: “Ogni storia è una fine” (Mondadori)

per aver creato in una dimensione dove l’animo si perde l’incontro di due anime impegnate a dimenticare errori e dolori e a ricomporli in uno spazio esterno, dove la bellezza è una componente importante del quotidiano. Sono gli epigoni di una storia che è mille esistenze diverse e che si fonde nel momento in cui le barriere si frangono nei palpiti del cuore, che si impongono su destini e figure, su emozioni e quotidianità. Gli autori diventano personaggi, si nascondono nelle pieghe di un racconto che si stempera in vita reale, passione che divampa, fuga da quello che erano e non sono più.  Nel pathos degli attimi che si incastonano nel bello da incanto hanno saputo immaginare e ricomporre la forza di un amore che si agita e si ricompone, nell’accettazione di sè e dell’altro, nel coraggio di esistere, eroi perduti nell’eternità sospesa di un amore.”

 Ha ritirato il premio Marilena Rossi, responsabile della Narrativa Italiana Mondadori.

Questa la motivazione

Al prof. Riccardo Campa per il saggio: “L’epopea dell’incertezza” (Carrocci) 

per aver enucleato con una forte connotazione documentale l’evoluzione dell’atomismo nel Novecento, sondando i prodomi di un possibile rinnovamento e di un comune denominatore, spinta propulsiva per il miglioramento spirituale e culturale. Il prof Campa penetra nel cuore del “Secolo breve” così denso di sommovimenti epocali per riscoprirne le stigmate e le ventate di un entusiasmo che si stempererà nelle problematiche sociali e scientifiche. Si tende ad una configurazione catartica, che si stempera nell’illusione di un anelito scientifico più alto che si incarna tra razionalismo ed irrazionalismo. Solo arte e bellezza trovano una parola che consola e che penetra nell’atomismo, fonte del progresso della cultura occidentale.

Gran Trofeo Premio della Prefettura al Generale di Corpo d’Armata Oreste Bovio

Al generale di Corpo d’Armata Oreste Bovio

Il Generale di Corpo d’armata Oreste Bovio (Vercelli, 1932) ha unito la vita militare – dalla “Nunziatella” di Napoli al comando di brigata sul fronte orientale – allo studio della storia.

   Capo dell’ufficio storico dello stato maggiore dell’esercito, ha promosso la fattiva collaborazione tra storici militari e non militari.

   Autore di decine di volumi e saggi e membro della consulta dei Senatori del regno, ha scritto la fondamentale “Storia dell’Esercito Italiano” (2010) e “Pagine di Storia” (2023).

 Premio speciale per l’attualità della saggistica La cultura della Legalità

 A Luca Ponzi per l’opera “L’ultimo Padrino” (Rubbettino)

per aver saputo con sintesi giornalistica ed analisi saggistica raccontato, nelle pieghe del quotidiano, una delle vicende giudiziarie più interessanti, con rigore ed enfasi documentale. Ne è scaturito uno spaccato degli ultimi trent’anni di storia italiana, dove l’impegno delle Forze dell’Ordine e della Magistratura hanno centrato un obiettivo decisivo nella lotta alla criminalità organizzata. Con un linguaggio giornalistico vissuto in prima linea ha evidenziato lo scorrere delle indagini, l’incalzare del momento e il successo di un’indagine che è anche riscatto e rafforzamento di quella cultura della legalità, base della società civile.

Menzione d’onore

 Ferdinando Emilio Abbate per il saggio:” Friedland. La battaglia che segnò l’apogeo dell’Impero “(Jouvence)                             

per aver costruito le fasi di una battaglia ricercando in essa il flusso della storia che si delinea e costruisce scenari e nuovi assetti geopolitici. Quello che resta è la grandezza di un generale che rimarrà al di là ed al disopra del suo destino e di quello dei popoli coinvolti nel conflitto. Nell’eterno ciclo del tempo tutto si involve si spezza e ritorna in un dramma quello bellico, che sembra non aver fine.

Menzione d’onore a Giovanni Invernizzi per il saggio: “Ringraziando Nietzsche” (Europa)

per aver saputo, con analisi di testi e profonda documentazione, riportare la centralità del pensiero   di Nietzsche, in tutte le sue opere, sugli istinti umani come propedeutici alle scelte del pensiero, del sentimento e dell’azione umane. Si concretizza la visione più attuale di uno studioso fortemente contemporaneo ripensato in un uno spazio esistenziale più sereno ed appagante.

Targa del Casinò di Sanremo

A Maurizio Grandi per l’opera: “I farmaci e la meccanica quantistica della dottoressa Jelena la regina d’Italia” (La Torre)

per aver saputo raccontare la storia e gli ideali di una donna dedita a feriti e malati, attenta all’evoluzione dell’arte medica in uno dei periodi più bui del Novecento tra guerre e pandemia. Ne scaturisce uno spaccato umano, dove lo studio e la ricerca aprono sprazzi di futuro.  Esaltando una figura di donna che dedicò gran parte della sua esistenza non a essere regina ma a costituire un patrimonio di esperienza e di nozioni mediche e botaniche, che mise al servizio del suo tempo e del suo paese, ha restituito una dimensione storica  più aderente a ciò che fu e che merita di essere ricordato. 

Targa -Premio all’editoria 

alla “Vastera “pro Cultura Brigasca, presieduta dal professor Gianni Belgrano

C’è una terra non distante da qui che non si trova né in Francia né in Italia, né in Liguria né in Piemonte, e non si può dire neppure che sia entroterra o riviera. È una terra di cui si saprebbe davvero poco, poco della sua bellezza, della sua lingua, delle sue tradizioni, della sua cultura, della sua architettura, dei suoi vecchi forni, dei suoi vecchi mulini, dei suoi fienili e delle stalle, dei suoi animali e dei pastori che sono eterni, delle sue chiese e delle sue montagne, dei suoi sapori, della sua vegetazione, delle sue cascate, insomma del suo mondo non si saprebbe molto, se non ci fossero persone che la amano e la coltivano in tutti sensi e ce le facessero conoscere. Questa terra è la Terra brigasca e chi la traghetta a noi è La Vastera.

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La cerimonia è stata moderata dal giornalista, saggista e scrittore Mauro Mazza. Hanno partecipato Paola Monzardo, Carlo Sburlati, Marino Magliani, Matteo Moraglia, Marco Mauro, Francesco De Nicola,   Mauro Grondona e Marzia Taruffi.

Il premio, che vanta la Presidente del prof. Stefano Zecchi, è stato intitolato a Antonio Semeria, illustre personalità sanremasca, eccellente professionista, amministratore pubblico, editore, scomparso nel 2011, che nominato Presidente del Casinò negli Anni 80, sostenne la nascita de “I Martedì Letterari, come prosecuzione de “I Lunedì letterari” di Luigi Pastonchi. Antonio Semeria promosse le iniziative culturali ben conscio di come la Casa da Gioco dovesse tutelare e conservare la sua eredità e la sua immagine di salotto letterario e centro ludico.

Albo d’onore del Premio: Giordano Bruno Guerri, Marcello Veneziani, Mauro Mazza, Gennaro Sangiuliano, Marco Buticchi, Andrea Vitali, Mara Fazio, Bruno Morchio, Mario Vattani, Saverio Simonelli, Enrico Vanzina, Mario Baudino, Elena Pontiggia, On. Riccardo Nencini, Maurizio Maggiani, Pupi Avati, Senatrice Elena Cattaneo, Carlo Miccichè, Claudio Paglieri, Mons. Giulio Dellavite, Carmine Abate, Giuseppe Lupo, Maurizio DE Giovanni, Federico Palmaroli, Alessandro Rivali, Silvio Orlando.

Premio “Semeria” alla carriera al prof. Giuseppe Conte, al prof.  Francesco Sabatini, al prof. Aldo A. Mola, al prof. Vittorio Coletti, Franco Cardini.

Il Comitato d’onore del Premio è così composto: Presidente S.E. il signor Prefetto di Imperia, Dott.  Valerio Massimo Romeo, il signor Questore dott. Andrea Lo Iacono, il Presidente del Tribunale di Imperia, Dott. Edoardo Bracco, il signor Sindaco di Sanremo avv. Alessandro Mager, l’Ammiraglio Sergio Liardo, il Magnifico Rettore prof. Federico Delfino, il dott. Gennaro Sangiuliano, scrittore, saggista, il dott. Demetrio Brandi, direttore artistico del Luccautori, il senatore Avv.  Gianni Berrino, l’Assessore alla Cultura, Avv. Enza Dedali, il Provveditore agli Studi di Imperia, prof. Roberto Campagna, il Cda del Casinò di Sanremo composto dal Presidente e Amministratore Delegato dott. Gian Carlo Ghinamo, dai consiglieri dott.sa Sonia Balestra e dott. Eugenio Nocita.

La giuria tecnica è così formata: Presidente   Matteo Moraglia, storico. Presidente onorario il prof. Francesco de Nicola, docente di Letteratura Contemporanea all’Ateneo genovese.  Membri: Prof.ssa Elisa Rosa Giangoia, docente, scrittrice, saggista, Paola Monzardo  Semeria , la dott.sa Donatella Salucci,  il dott. Armando Nanei, il dott. Giuseppe Felice Peritore,  il giornalista Mauro Mazza, già Direttore del Tg1 scrittore e saggista, il prof. Aldo A. Mola, lo scrittore Mario Baudino,   il giornalista  Carlo Sburlati, già patron del Premio Acqui Storia, lo scrittore Marino Magliani,   il dott. Marco Mauro, medico chirurgo, appassionato storico , l’avv. Prof. Tito Lucrezio Rizzo, il prof. Mauro Grondona, il dott. Fabrizio De Ferrari, giornalista ed editore, la dott.sa  Marzia Taruffi, responsabile dell’Ufficio Stampa-Cultura della Casa da Gioco,  Segretario Generale del Premio.

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