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Pfas, presentata la Task force L’assessore Riboldi: «La coordinerò in prima persona”

Sono diciotto i componenti del gruppo di lavoro regionale per la gestione e la presa in carico dei soggetti esposti alla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) presentati ieri sera, martedì 29 ottobre, durante l’incontro organizzato dall’Assessorato alla Sanità della Regione Piemonte all’Auditorium del Marengo Museum di Spinetta Marengo.

Come ha spiegato l’assessore alla Sanità Federico Riboldi: «La task force è articolata in una Commissione tecnica, a cui sono attribuiti compiti di valutazione delle attività di monitoraggio e di collaborazione alla gestione dei rapporti con i cittadini e le associazioni, e una Commissione clinica, che si occuperà invece degli approfondimenti sul profilo tossicologico dei PFAS finalizzati alla definizione di un percorso diagnostico-terapeutico per i soggetti maggiormente esposti alle sostanze perfluoroalchiliche».


A farne parte, nello specifico sono:

Commissione tecnica:

Commissione clinica:

Tra i compiti della Task Force ci saranno quelli di elaborare una strategia per valutare l’effettivo livello di contaminazione delle fonti di approvvigionamento idrico e degli alimenti che rappresentano la principale via di esposizione dei cittadini ai PFAS, di definire un piano di attività per ampliare il numero di cittadini sottoposti a controllo per verificare il livello di PFAS nel sangue al fine di individuare le aree dove sia effettivamente presente una maggiore esposizione dei cittadini a queste sostanze, di elaborare un piano di attività per la presa in carico degli esposti alla contaminazione da sostanze perfluoroalchiliche mediante la collaborazione e il coordinamento interdisciplinare tra le diverse professionalità coinvolte, di stabilire un percorso diagnostico terapeutico che i soggetti maggiormente esposti alla contaminazione da Pfas dovranno seguire e di approfondire il profilo tossicologico e l’impatto sull’organismo umano delle sostanze perfluoroalchiliche.

«Come promesso – ha sottolineato l’assessore Riboldi -, stiamo mantenendo il cronoprogramma prefissato e le qualificate professionalità della task force sono un valido e fondamentale supporto affinché non venga tralasciato alcun aspetto; perché è bene ricordare che l’attenzione della Regione Piemonte sul problema dei PFAS rimane altissima, perché lo sviluppo economico e la produzione industriale devono essere necessariamente compatibili con l’ambiente e la salute dei cittadini».

La serata è stata anche l’occasione, da parte del direttore generale dell’ASL AL, Luigi Vercellino, e del direttore della struttura Governo clinico, qualità e ricerca dell’ASL AL, Guglielmo Pacileo, di illustrare le attività di monitoraggio PFAS adottati finora, con una particolare attenzione a quelle portate avanti dal Sian (Servizio Igiene Alimentare e Nutrizione), dallo Spresal (Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro) e dal Servizio Veterinario Igiene degli Allevamenti e delle Produzioni Zootecniche, oltre alle attività straordinarie come il biomonitoraggio integrato e il biomonitoraggio umano.

Su quest’ultimo aspetto è stato annunciato l’avvio a breve della seconda fase, che prevede in prima istanza un target complessivo di circa 8 mila persone per il primo cerchio concentrico di (0-3 km dal centro dello stabilimento chimico di Spinetta Marengo) con l’utilizzo di un ambulatorio mobile per le attività di prelievo e di somministrazione del questionario , l’apertura di agende per la prenotazione attraverso modalità che verranno condivise nei prossimi giorni e l’avvio della campagna di adesione al biomonitoraggio da metà di novembre.

Nel frattempo, la prossima settimana, al Grattacielo Piemonte di Torino, si riunirà già la task force: «Perché deve essere pienamente operativa nel minor tempo possibile, perché sui PFAS non c’è un attimo da perdere» ha ribadito l’assessore Federico Riboldi.

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