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Personaggi Alessandrini: i Boxilio, famiglia di artisti Tortonesi

La Terra di Tortona vanta nel suo passato d’aver dato i natali alla famiglia Boxilio attivi come pittori nell’epoca stupenda del Rinascimento

Il Rinascimento è una corrente artistica tipicamente della Penisola, sviluppata attorno al 1400 per comprendere buona parte del 1500, in seguito accolta da altri Paesi dell’Europa.


I Boxilio, come gli artisti dell’epoca, sono legati alle forme dell’arte classica, s’esprimono con la tipica freschezza del classicismo sviluppano, in prevalenza, soggetti a sfondo religioso.

La famiglia è attiva in Piemonte, in Lombardia con Beltramo, con Manfredino per lasciare la continuazione della loro opera ai figli i quali hanno saputo continuare con altrettanta maestria il figurativo, in particolare s’è distinto Franceschino.

I loro dipinti sono numerosi nella diocesi di Tortona, completati tra la fine del 1400 ed i primo decenni del 1500, al tempo dell’esordio ancora erano vincolati alla maestosità del gotico con l’impronta del tardo medio evo, ben presto, hanno abbracciato la dottrina rinascimentale, acquisendo uno stile molto affine alla mano di  Ambrogio da Fossano, detto il “Bergognone”, famoso per aver lavorato nel 1490 al magnifico dipinto Crocifissione per la Certosa di Pavia.

Le opere uscite dalla loro tavolozza si trovano nei dintorni del tortonese, in particolare nella Parrocchia di San Martino a Carbonara Scrivia; un’opera, come altre, esposta, seppur per breve tempo, a Veneria Reale in ottemperanza il progetto Restituzioni del 2018, ov’è nata l’idea d’una piccola mostra, aperta presso il Museo Diocesano di Tortona, un’occasione  per aver esibito al pubblico alcuni importanti lavori andati in possesso alla Provincia di Alessandria, nonché all’Ospedale Civile di Vigevano, nonché agli edifici religiosi. 

L’occasione, avvenuta nel 2019, ha avuto il merito di rivedere nell’insieme le tele predisposte dalla famiglia Boxilio, s’è potuto confrontare i tratti di ciascun familiare, soprattutto è stata aperta un’inedita pagina d’arte non ancora conosciuta al grande pubblico.

                                                                                           Franco Montaldo    

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