Ogni estate, in Italia, sono migliaia i giovani che scelgono di vivere un’esperienza di impegno e di formazione sui terreni confiscati alle mafie, oggi gestiti dalle cooperative sociali e dalle associazioni della rete di Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie.

Anche a Bosco Marengo, in provincia di Alessandria, a fine luglio, ne sono arrivati più di 50 dalle parrocchie della zona di Monza Brianza.


Domenica 28 luglio è iniziato il primo campo di E!State Liberi per i ragazzi che hanno scelto di vivere insieme un’esperienza all’insegna della memoria e dell’impegno civile a Cascina Saetta.

La cascina è dedicata al giudice Antonio Saetta e al figlio Stefano, vittime di un agguato in Sicilia ad opera di una famiglia di mafia legata alla coppia a cui è stata confiscata questa casa rurale.

Oggi è uno spazio libero e aperto alla cittadinanza gestito dall’Associazione Parcival.

A Cascina Saetta, l’APS Parcival, in collaborazione con l’Associazione Amici di Santa CroceLibera e il Comune di Bosco Marengo, organizza, durante tutto l’anno, viaggi di istruzione per le scuole, oltre a manifestazioni ed eventi culturali in rete con gli Enti del territorio.

Ogni anno, il campo E!State Liberi mette in relazione l’Associazione Amici di Santa Croce, l’Ente di gestione delle Are protette del Po piemontese, l’Associazione Parcival e Libera, con una proposta articolata su tre esempi di impegno e tutela dei beni comuni presenti sul territorio: il Complesso Monumentale di Santa Croce, la Riserva Naturale del Torrente Orba e la Cascina Saetta.
I ragazzi, ospiti del Complesso Monumentale di Santa Croce, hanno alternato momenti di formazione sui temi dell’antimafia a lavoretti utili a migliorare i luoghi che li accolgono.

Suddivisi in gruppi di lavoro, durante la mattinata, si sono dedicati a piccole manutenzioni presso Cascina Saetta e Santa Croce, alla pulizia dai rifiuti lungo l’Orba oltre alla preparazione dei pasti per tutti.

È questa una splendida occasione per vivere e sostenere con il proprio impegno questi luoghi emblematici per il loro valore – sociale, artistico e naturale – di bene comune.

Durante i caldi pomeriggi estivi, il gruppo ha vissuto momenti di formazione e approfondimento riguardo tematiche legate al contrasto delle associazioni criminali e mafiose, grazie anche all’intervento di ospiti provenienti dal mondo dell’antimafia sociale e istituzionale e la testimonianza di alcuni famigliari di vittime delle mafie.

L’esperienza si è ripetuta nella settimana di Ferragosto, con nuovi ragazzi mossi dalla volontà diffusa di essere “protagonisti” impegnati in azioni concrete di responsabilità e di condivisione!

Grazie ragazzi e grazie Libera!