La 57ª edizione del Premio Acqui Storia ha registrato un record assoluto di partecipazione da parte di Editori e Autori: 229 sono i volumi che hanno concorso al Premio, che anno dopo anno si conferma una meta ambita da Autori ed Editori, sempre attenti al consueto appuntamento annuale. L’alto numero di volumi partecipanti, che si mantiene costante nel tempo, è la dimostrazione della serietà, dell’autorevolezza e della popolarità non solo italiana, ma europea acquisita dal Premio Acqui Storia.
Tra i finalisti individuati in occasione della prima riunione, le Giurie hanno selezionato i vincitori della corrente edizione. Vincitori del concorso letterario sono Maria Teresa Giusti con il volume Relazioni pericolose. Italia fascista e Russia comunista, edito daSocietà Editrice Il Mulino, per la Sezione storico-scientifica; Frediano Sessi con il volume Oltre Auschwitz. Europa orientale, l’Olocausto rimosso, edito da Marsilio Editori, per la Sezione Storico-Divulgativa; Ilaria Rossetti, con il volume La fabbrica delle ragazze, edito da Bompiani Editori, per la sezione del Romanzo Storico; Adam Gidwitz con il volume La leggenda dei tre bambini magici e del loro cane santo, edito da Giuntina Edizioni per la nuova Sezione Ragazzi. Vincitori del Concorso Scolastico Nazionale History Lab sono: 1° Classificato ITIS G. MARCONI (Pontedera) – L’esile memoria delle rose – Progetto extracurriculare “Vivere la storia” – Docente coordinatore: Francesca Gori; 2° Classificato IIS GUIDO PARODI (Acqui Terme) – I 50 giorni di Leros. Settembre – novembre 1943: un episodio di resistenza italiana nell’Egeo orientale – 2D Liceo Classico: studenti Giulia Forin e Matteo Piombo; 3D Liceo Classico: studenti Isabella Marchelli e Tommaso Pesce – Docente coordinatore: Massimo Rapetti; 3° Classificato IIS RITA LEVI-MONTALCINI (Acqui Terme) – Resistere alla guerra: intorno all’articolo 11 della Costituzione – Classe III Finanza & Marketing SIA e Turistico (Plesso Economico IIS Rita Levi-Montalcini): studenti Gemma Boido, Gabriele Bosca, Michelle Muratore, Diego Pileri – Docenti coordinatori: Giulio Sardi e Laura Caneva.
La Giuria ha inoltre assegnato una menzione speciale a Romano Cappelletto e Angela Iantosca per il volume Ventuno. Le donne che fecero la Costituzione, edito daPaoline Edizioni.
La cerimonia di premiazione della 57ª edizione del Premio Acqui Storia si terrà sabato 19 ottobre p.v. alle ore 17.00 presso il Teatro Ariston di Acqui Terme, Piazza Matteotti. Sarà condotta da Roberto Giacobbo, giornalista, docente universitario, conduttore ed autore televisivo di programmi di successo quale “Freedom – Oltre il confine”.
Nel corso della cerimonia, accanto agli Autori Vincitori delle quattro sezioni (sezione storico-scientifica, sezione storico-divulgativa; sezione del romanzo storico; sezione ragazzi) e agli Istituti che si sono distinti nel Concorso Scolastico Nazionale History Lab, saranno inoltre consegnati i riconoscimenti speciali “Testimone del Tempo” e “Premio alla Carriera”, tradizionalmente assegnati a personalità che si sono particolarmente distinte nel mondo della cultura, della politica, del giornalismo, dell’arte, della scienza e dello spettacolo ed abbiano, con il loro operato, contribuito ad illustrare in modo significativo gli avvenimenti della storia e della società contemporanea e il premio speciale “La Storia in TV” attribuito a trasmissioni televisive a carattere storico-divulgativo: le personalità insignite di questi prestigiosi premi saranno annunciate alla stampa con un successivo comunicato.
Come da tradizione, le giornate conclusive del Premio offrono una pluralità di eventi che mirano a introdurre la cerimonia di premiazione del Premio Acqui Storia: quest’anno gli eventi si presentano diversificati nel genere, una combinazione di approfondimenti culturali, musica, archeologia, cinematografia, tutti appuntamenti che hanno la storia come denominatore comune, in tutte le sue accezioni e permettono di coinvolgere fasce di pubblico eterogeneo. Il programma prevede, per la serata di sabato 12 ottobre, alle ore 18:00 in Piazza Bollente l’esibizione del Coro Femminile di Argostoli (Cefalonia), invitato dal Premio Acqui Storia per commemorare, insieme alla Città di Acqui, l’eroismo dimostrato dal popolo greco di Cefalonia durante i tragici eventi della Resistenza che ha visto il popolo greco e il popolo italiano uniti nella comune missione della guerra di liberazione. Il Premio Acqui Storia fu istituito nel 1968 per ravvivare e onorare il ricordo della Divisione Acqui e del suo sacrificio, consumatosi nel settembre 1943 nelle isole ioniche di Cefalonia e Corfù: l’eccidio avvenuto per opera dei Tedeschi nella grande isola di Cefalonia tra il 15 ed il 24 settembre 1943 con i caduti della “Divisione Acqui” non solo nel nome, ma nel ricordo e nel cuore, colpì la nostra città. La gloriosa Divisione che portava il nome di Acqui era e resta un simbolo di valore, di fedeltà alla Patria, di eroismo. L’8 settembre 1989 venne ufficialmente consacrato il gemellaggio tra la città di Argostoli (capitale dell’isola di Cefalonia) ed Acqui Terme, in memoria di quei sopravvissuti al massacro della Divisione Acqui che si unirono alla Resistenza greca. Il Coro di Argostoli rappresenta una realtà culturale importante per l’Isola di Cefalonia. Nell’autunno del 2017 il Coro e Mandolinata di Argostoli ha avviato un Progetto pilota, il laboratorio corale delle donne, e nel febbraio del 2018 la direzione del coro femminile è stata assunta dalla stimata Alexia Martselou. Il coro è composto da 25 membri. Dopo aver preso parte a numerosi eventi sull’isola di Cefalonia, nel 2022 è apparso al festival che è stato organizzato dal coro di ”Liopetra” dell’Associazione “Nuovi Orizzonti” del Comune di Eurota a Scala di Laconia. Nel giugno del 2023 ha partecipato al sesto Incontro Panellenico dei Cori nell’ambito della festa di Pentecoste e dello Spirito Santo a Kiparissia. Nel marzo del 2024 ha partecipato al Concerto Nazionale “Eleftheria 2024” di Cipro, uno spettacolo unico in Europa con 2.000 cantanti, che si e svolto a Nicosia.
Gli eventi proseguiranno nella giornata di venerdì 18 ottobre alle ore 10.00 presso il Teatro Ariston, Piazza Matteotti, con un ospite d’eccezione: l’Archeologo e Egittologo Zahi Hawass, affiancato in questo excursus storico dal noto divulgatore scientifico Roberto Giacobbo, terrà una lectio magistralis destinata agli studenti degli Istituti di Istruzione Superiore del territorio, ma aperto anche a tutto il pubblico che potrà intervenire, sull’argomento “Cleopatra e la Valle delle Mummie d’Oro”. Un momento dedicato alla storia antica: nel marzo del 1996 un gruppo di archeologi condotti dal Dr. Zahi Hawass hanno avviato gli scavi nell’area desertica a circa 6 km da El-Bawiti, a sud del tempio di Alessandro Magno. La scoperta, si racconta, si deve a un mulo rimasto impigliato in un buco con una zampa. Scavarono in quattro punti ognuno dei quali rivelò una tomba contenente corpi imbalsamati, letteralmente affastellati. Le mummie, ricoperte d’oro e ricche di decorazioni, sono in ottimo stato di conservazione. Tra queste, il corpo imbalsamato di una madre che stringe al petto quello del figlio. Accatastati in quelle che probabilmente erano tombe di famiglia, si rinvennero 142 mummie attorniate da scarabei, collane, orecchini di corniola, braccialetti d’argento e accompagnate da immagini del dio della fertilità, Bes e si dice che ce ne possano essere fino a 10.000 in quella che è la più grande necropoli dell’Egitto. Ulteriori indagini eseguite nel maggio del 2000, alcune delle quali riprese in diretta dalle telecamere di un noto canale televisivo, portarono alla luce la sepoltura di Djedkhonsuefankh, famoso personaggio della XXVI Dinastia, molto conosciuto dagli storici e dagli archeologi che lo hanno cercato per decenni. Poiché gli scavi continuano, l’area è spesso preclusa al pubblico, ma è probabile che il sito denominato “Valle delle Mummie” diventi nell’immediato un grande museo all’aperto.
Nella stessa mattinata, Adam Gidwitz, lo scrittore americano vincitore del Premio Acqui Storia Sezione Ragazzi con il volume La leggenda dei tre bambini magici e del loro cane santo, Giuntina Edizioni, incontrerà le scuole secondarie di primo grado presso la sala conferenze della Scuola Secondaria Bella in Via B. Salvadori alle ore 10,00. L’Autore presenterà il suo volume e dialogherà con gli studenti, con la gentile collaborazione del dottor Matteo Colombo, traduttore di professione.
Nel pomeriggio di venerdì 18 ottobre alle ore 14.00, sempre presso il Teatro Ariston, avrà luogo il tradizionale incontro degli Autori vincitori con il pubblico.
Nella serata di venerdì 18 ottobre alle ore 21.00 il pubblico è invitato alla première del film Servitori di storie, il nuovo cortometraggio distribuito da Sciarada e scritto da Valerio Marcozzi, con un cast di attori, anima e volto della produzione, quali Giuseppe Diano, Barbara Eforo, Diego Casale, Federico Clerico, Andrea Robbiano e Valentina Reggio. Il film racconta la storia di Beppe, un libraio rassegnato: da mesi i franchising e l’e-commerce lo stanno riducendo al fallimento. Un giorno, fa il suo ingresso nella libreria una donna misteriosa: non parla, comunica solo attraverso il suo block-notes. Chiede a Beppe un libro a lui sconosciuto. Eppure, tra gli scaffali, lo trova. Tutte le sue pagine sono bianche. Tutte tranne una. La sua lettura trasporta Beppe dentro la storia di un pirata, di un mago e di un collezionista di maniglie. Qualcosa nella storia si è rotto, esattamente come nella vita di Beppe. Toccherà a lui aggiustarlo, e nel frattempo, aggiustarsi (https://www.facebook.com/servitoridistorie).
Valerio Marcozzi, nasce il 12 marzo 1983 di Acqui; laureato in informatica, regista e specializzato in effetti visivi. Da sempre nutre il concetto di trasformare la fantasia e la creatività personale in emozioni, da trasmettere a chi guarda le sue creazioni, fonda così la sua azienda “Valerio Marcozzi Visual Communication”. Cresce in ambito lavorativo collaborando con diversi professionisti del settore cinematografico nella realizzazione di spot tv, effetti visivi per produzioni, progetti di comunicazione e cortometraggi. Crea progetti educativi per le scuole, insegna nelle scuole primarie e secondarie che “tutto ciò che puoi immaginare è reale” attraverso il cinema e realizza workshop dedicati al pubblico adulto. Tra i suoi lavori più importanti c’è “Il Fabbricante di Scintille” pluripremiato in molti festival italiani. Nel 2022 fonda l’associazione DiOGniArte APS con l’obiettivo di promuovere l’arte in tutte le sue forme. Grazie a questa iniziativa, ha creato “Corte dei Corti Film Festival”, rassegna cinematografica itinerante nel Monferrato dedicata ai cortometraggi italiani, di cui è il direttore artistico. Il festival ha rapidamente guadagnato riconoscimento, diventando un appuntamento importante per registi, produttori e appassionati di cinema.
La produzione è stata realizzata con il sostegno di Rotary Club di Acqui Terme, Lions Club di Acqui Terme, Pompe Garbarino S.p.A., Alice Tirri – Tirri S.r.l., con il patrocinio del Comune di Acqui Terme, Comune di Alessandria, Comune di Bergeggi, Regione Piemonte, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo, Associazione Nazionale Bersaglieri Sezione “E. Franchini”, con il sostegno di Fondazione Film Commission Torino-Piemonte.
“Un programma ricco quello della 57ª edizione del Premio Acqui Storia che vede protagonisti alcuni elementi iconici del panorama culturale i quali, aspettando l’Acqui Storia, spostano l’attenzione sulle differenti tipologie di divulgazione storica: la musica come testimonianza, l’archeologia come ricostruzione di civiltà antiche, la cinematografia come interpretazione storica e sociale, il dialogo degli Autori con il pubblico – ha dichiarato il Sindaco di Acqui Terme dottor Danilo Rapetti Sardo Martini – Un premio che si rinnova e diversifica, di edizione in edizione, le proposte, mantenendo in tal modo alto il valore della manifestazione.
“Il Premio Acqui Storia è un progetto proprio che la Fondazione – afferma il presidente, notaio Luciano Mariano – haereditato dalla Cassa di Risparmio di Alessandria e che ha sempre rappresentato un fiore all’occhiello del nostro programma culturale. È uno degli eventi letterari più longevi e prestigiosi a livello regionale e nazionale e l’eccezionale numero di volumi presentati quest’anno dalle case editrici dimostra la vitalità di una iniziativa giunta alla 57° edizione e capace di presentarsi al pubblico con un format sempre rinnovato e coerente con l’obiettivo di diffondere i valori della nostra storia non solo tra il grande pubblico, ma anche e soprattutto tra le giovani generazioni”.
“Una kermesse di appuntamenti intesa a rilanciare la cultura storica e letteraria, stimolando la creatività e lo spirito critico dei giovani e non solo, occupandosi nel contempo di celebrare coloro che negli anni si sono particolarmente distinti in campo culturale: tutto questo è Acqui Storia – ha rimarcato l’Assessore alla Cultura dottor Michele Gallizzi – Ringrazio profondamente tutti coloro che sostengono il Premio, in primis la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, sponsor principale del Premio, e i sostenitori tutti, così come le Giurie, il cui lavoro si conferma di anno in anno fondamentale per la buona riuscita della manifestazione. Ringrazio inoltre Editori e Autori per la loro sensibilità nei confronti del nostro Premio che si impegna costantemente per ampliare i confini della produzione storiografica nel mondo”.
Negli ultimi anni hanno calcato il Teatro Ariston di Acqui Terme per ritirare i premi Carlo Verdone, Pupi Avati, Folco Quilici, Enrico Vanzina, Pier Francesco Pingitore e Claudia Cardinale, Stefano Zecchi, Mario Cervi, Giuseppe Vacca, Bruno Vespa, Maurizio Molinari, Vittorio Feltri, Livio Berruti, Marcello Veneziani, Maria Gabriella di Savoia, Uto Ughi, Gianpaolo Pansa, Valerio Massimo Manfredi, Franco Battiato, Massimo Ranieri, Simone Cristicchi, Maurizio Belpietro, Franco Cardini, Mario Orfeo, Paolo Isotta, Pietrangelo Buttafuoco, Dario Ballantini, Gigi Marzullo, Piero Angela, Antonio Patuelli, Italo Cucci, Giuseppe Galasso, Maurizio Molinari, Liliana Segre, Alessandro Barbero e tanti altri.
Il Premio Acqui Storia ha ottenuto nel tempo l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e il patrocinio del Presidente del Consiglio, del Presidente del Senato, del Presidente della Camera dei Deputati e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed è sostenuto dai suoi enti promotori la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, massimo Ente finanziatore del Premio, la Regione Piemonte, la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, C.T.E. Costruzioni Tecno Elettriche S.p.A., Istituto Nazionale Tributaristi, Gruppo Amag, Gruppo Benzi, B.R.C. S.p.A. Automazione Industriale e il Comune di Acqui Terme, cui fa capo la concreta organizzazione della manifestazione.
MOTIVAZIONI VINCITORI
SEZIONE STORICO-SCIENTIFICA
Maria Teresa Giusti – Relazioni pericolose. Italia fascista e Russia comunista, Società Editrice Il Mulino
Il volume di Maria Teresa Giusti ricostruisce con rigorosa puntualità i rapporti tra l’Italia prefascista e fascista e l’Unione Sovietica. Sulla base di un’accurata ricerca presso archivi dell’ex Unione Sovietica e italiani (analizzando, tra l’altro, documentazione recentemente desecretata) ha affrontato le evoluzioni e i caratteri della politica estera mussoliniana fondata spesso sulla necessità di assicurare all’Italia una dinamica attività di scambi economici con l’Unione Sovietica, più che su questioni di carattere ideologico. Molto interessanti e innovative sono le pagine relative alla presenza di tecnici e ingegneri italiani in Unione Sovietica, nonché quelle relative agli imbarazzi e alle difficoltà del Partito Comunista d’Italia, sia nel momento del riconoscimento dell’Unione Sovietica da parte del governo Mussolini, sia nel corso degli anni Trenta quando, in clandestinità, dovette assistere, impotente, agli accordi commerciali e politici fra l’Italia e l’Unione Sovietica. Il volume si segnala, oltre che per la puntuale ricerca alla quale, inoltre, l’Autrice non è nuova, vista la sua precedente produzione, per una notevole persuasività interpretativa e per la scorrevole leggibilità.
SEZIONE STORICO DIVULGATIVA
Frediano Sessi – Oltre Auschwitz. Europa orientale, l’Olocausto rimosso, Marsilio Editori
Il libro, frutto di una ricerca meticolosa e della certosina compulsazione di documenti, testi e testimonianze talora inaccessibili vuoi per ragioni di lingua vuoi anche di ardua reperibilità, ricostruisce, per quanto possibile, lo sterminio di oltre un milione e mezzo di ebrei dell’Est e di vari altri compagni di sventura: strage tanto sistematicamente perseguita nei campi ad hoc approntati nella Polonia orientale quanto scientemente occultata mediante un’accurata cancellazione delle tracce. Questo spiega le difficoltà della ricerca, ma anche i meriti dell’Autore, che con la sua pervicacia, in un’indagine a tappeto, per cerchi concentrici, superando il “vuoto di parole”, ha saputo penetrare nel “cuore di tenebra” del “male radicale”, inchiodando gran parte dei criminali alle loro responsabilità e dimostrando che “quanto è accaduto non è stato il frutto di un piano diabolico”, bensì di precise “politiche razziali” e di una “logica strumentale”, che riduceva l’essere umano a un mezzo in vista dell’utopico obiettivo di una nuova Europa ariana.
SEZIONE ROMANZO STORICO
Ilaria Rossetti – La fabbrica delle ragazze, Bompiani Editori
Il romanzo ricorda l’episodio della morte cruenta delle operaie in una fabbrica di munizioni durante la prima guerra mondiale, che coinvolge, oltre alle vittime, tutto il paese, la storia di Emilia e il dolore della sua famiglia. L’autrice esprime una grande capacità narrativa con ritmo intenso, espressività drammaturgica e memoria di Ernest Hemingway che ne parlò in uno de “I quarantanove racconti”.
SEZIONE RAGAZZI
Adam Gidwitz – La leggenda dei tre bambini magici e del loro cane santo, Giuntina Edizioni
La leggenda dei tre bambini magici… è un atto di amore letterario che l’autore (Adam Gidwitz) fa per presentare ai suoi giovani lettori la luce del Medioevo (un periodo storico invece troppo spesso accostato a una decadente idea di oscurità), affidandosi a una delle più belle leggende del Dombes, una regione del sud della Francia, quella del Levriero Gwinefort, santificato per errore dalla Chiesa Cattolica.
Dalla vicenda storica l’autore fa nascere una storia appassionante, ricca, sapida, con molte voci narranti che, nella locanda dove si apre la narrazione, concorrono a ricostruire la leggenda dei tre protagonisti. E la loro lotta contro il Re di Francia. E’un romanzo potente, corale, meravigliosamente miniato da Hatem Aly, che è stato libero di lavorare come era uso fare sui codici medioevali, ovvero con la totale libertà di disegnare dove e cosa più gli aggradava.
Non da ultimo, La Leggenda si segnala per essere stato pubblicato da un editore non specializzato in letteratura per ragazzi, e questo sorprende in modo estremamente positivo, dato che si tratta di un autore di calibro internazionale (suo il romanzo da cui è stata tratta la serie Netflix sui fratelli Grimm).
Possibile che sia stato l’accenno di un errore nel processo di santificazione, a spaventare gli editori più convenzionali?
SEZIONE RAGAZZI
MENZIONE:
Romano Cappelletto, Angela Iantosca – Ventuno. Le donne che fecero la Costituzione, Paoline Edizioni
Ci sono eventi storici nei quali alcuni dei protagonisti, pur ricoprendo un ruolo di fondamentale importanza, restano ai margini della narrazione. Per molto tempo è stato il caso delle ventuno madri costituenti, che peraltro hanno contribuito in maniera significativa alla stesura di un documento fondante per la nostra Repubblica.
Questo libro, rivolto ai giovani lettori, restituisce loro il ruolo attivo e completo che hanno avuto.
Abbiamo apprezzato in particolar modo la scelta di far parlare in prima persona le protagoniste: sottrarre dalla narrazione la presenza degli autori – un uomo e una donna, voci complementari capaci di dare spunti e sfumature differenti nell’approccio – ci è parso il modo più idoneo a dar corpo e voce alle azioni, idee, emozioni di chi ha dedicato la propria vita e attività al bene del proprio paese.
HISTORY LAB
1° CLASSIFICATO
ITIS G. MARCONI (Pontedera) – L’esile memoria delle rose – Progetto extracurriculare “Vivere la storia” – Docente coordinatore: Francesca Gori
Si è segnalato all’attenzione della Giuria quale progetto più compiuto, per il rigore nella ricerca e per l’impegno nell’individuare le soluzioni di tecnica “cinematografica” più rispondenti alle esigenze del racconto. Lavoro in linea con le aspettative di un laboratorio didattico, ma in grado di raccogliere l’attenzione del pubblico con una narrativa più articolata e moderna. La scelta poetica del titolo racchiude in maniera precisa i valori espressi.
2° CLASSIFICATO
IIS GUIDO PARODI (Acqui Terme) – I 50 giorni di Leros. Settembre – novembre 1943: un episodio di resistenza italiana nell’Egeo orientale – 2D Liceo Classico: studenti Giulia Forin e Matteo Piombo; 3D Liceo Classico: studenti Isabella Marchelli e Tommaso Pesce – Docente coordinatore: Massimo Rapetti
I 50 giorni di Leros è un documentario ben costruito e razionale, con un sapiente uso di immagini d’epoca e cartine, un melanconico pianoforte di accompagnamento e la voce “leggente” delle ragazze e dei ragazzi che ci hanno lavorato, nonché degli uccellini di campagna che hanno entusiasticamente partecipato ad alcune delle riprese. La parte di ricerca è stata svolta in modo eccellente, l’episodio scelto (un episodio poco noto della Seconda Guerra Mondiale accaduto a Leros, un’isola del Dodecaneso e importante base della marina militare italiana, scenario di resistenza durante i travagliati giorni che seguirono l’Armistizio dell’8 settembre 1943) ha il pregio di essere meno conosciuto di altri, e ci porta lontano nella scoperta del concetto stesso di allearsi, resistere e riconquistare. La ricerca, condotta con spirito critico e metodo rigoroso, è arricchita da materiale d’archivio, spezzoni di film e foto, che illustrano sapientemente il racconto della vicenda.
3° CLASSIFICATO
IIS RITA LEVI-MONTALCINI (Acqui Terme) – Resistere alla guerra: intorno all’articolo 11 della Costituzione – Classe III Finanza & Marketing SIA e Turistico (Plesso Economico IIS Rita Levi-Montalcini): studenti Gemma Boido, Gabriele Bosca, Michelle Muratore, Diego Pileri – Docenti coordinatori: Giulio Sardi e Laura Caneva
Resistere alla guerra è un ottimo lavoro di ricerca e scrittura, con un filo narrativo costruito attorno al suo stesso titolo, che, nella sua semplicità, è molto efficace. Il video affronta in modo articolato, problematico e non retorico un tema molto attuale, la guerra, nelle sue molteplici accezioni, manifestazioni e necessarie conseguenze. Utilizzando immagini evocative, spezzoni di film e materiale documentario, gli autori elaborano un approccio interdisciplinare che, partendo da un’attenta lettura della Costituzione italiana, percorre l’evoluzione del concetto di guerra nel pensiero occidentale, dall’antichità al mondo contemporaneo, spaziando tra economia, politica, filosofia, e la storia del progresso scientifico e tecnologico. Il lavoro risponde alle richieste del bando con serietà e impegno, con alcune interessanti scelte stilistiche e un ottimo lavoro di squadra, che ci lascia ben sperare rispetto a gran parte delle preoccupazioni dell’oggi (ritorno della guerra in Europa, eccesso di individualismo).