I Carabinieri avevano notato da tempo un insolito via vai dall’abitazione di un sottoposto agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. È partita così l’attività investigativa che ha portato all’arresto di un 20enne e al recupero di oltre tre etti di droga e quasi duemila euro in contanti, provento dell’attività di spaccio.

I Carabinieri predispongono servizi con l’impiego di personale in borghese e di telecamere che, già dalle prime battute, consentono di cristallizzare una situazione in cui appare quasi certa l’attività di spaccio messa in piedi dal giovane presso l’abitazione in cui si trovava sottoposto agli arresti domiciliari per precedenti reati.


La dinamica accertata è pressoché sempre la stessa: l’acquirente arriva alla porta dell’abitazione, si intrattiene in una fugace conversazione, porge del denaro al 20enne, riceve un involucro e si allontana.

I Carabinieri fermano gli acquirenti poco distanti dal luogo della compravendita, li perquisiscono e recuperano la modica quantità di sostanza stupefacente acquistata per uso personale. Gli assuntori vengono segnalati alla Prefettura, mentre il quadro investigativo che si delinea sul conto dello spacciatore è sempre più chiaro ed evidente.

Le cessioni si ripetono e, una volta avute le necessarie conferme, i Carabinieri decidono di passare alla fase successiva. Dopo l’ultimo recupero di droga dagli acquirenti, si presentano alla porta del 20enne. La situazione non è delle più semplici: nell’appartamento sono presenti alcuni parenti del giovane e tre cani di razza dogo argentino. Superate le prime difficoltà e la reticenza dello spacciatore, che nega ogni attività illecita, i Carabinieri effettuano un’accurata perquisizione, che porta a rinvenire tre panetti di hashish del peso di un etto l’uno nascosti nel freezer fra gli alimenti e 1.800 euro ritenuti provento dell’illecita attività nel comodino della camera da letto del ragazzo.

L’attività di osservazione dei Carabinieri, che permette di documentare anche la cessione di droga a minorenni, si conclude con l’arresto in flagranza del 20enne per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Si tratta dell’ennesimo arresto da parte dei Carabinieri di persone sottoposte a misure cautelari o alternative alla detenzione che proseguono nell’illecita attività di spaccio incuranti della propria condizione, dimostrando una spiccata pericolosità sociale e la mancanza di auspicabili volontà di redenzione.