È un casalese con precedenti penali e di polizia, il responsabile dei danneggiamenti di alcune autovetture parcheggiate nella zona del Lungo Po e della stazione ferroviaria.
I FATTI
Nel corso del mese di luglio si sono verificati diversi episodi di danneggiamento di autovetture in sosta nelle aree di parcheggio situate tra Piazza Castello e il quartiere Ronzone. In particolare tutte le auto danneggiate avevano subito la perforazione degli pneumatici con l’utilizzo di un utensile a punta e pertanto, per localizzazione e modus operandi, si escludeva trattarsi di episodi isolati ma di veri e propri raid vandalici verosimilmente ad opera della stessa mano.
LE INDAGINI
Il Comando di Polizia Locale, proprio in riferimento al fatto che il vandalo fino a quel momento avesse colpito pressochè sempre nella stessa zona, metteva in campo una attività sinergica di osservazione e controllo, impiegando operatori sia su strada sia al controllo in tempo reale delle telecamere del sistema di videosorveglianza comunale.
Tale attività, coordinata dal Comandante Vittorio Pugno, consentiva dopo alcuni giorni e precisamente nel tardo pomeriggio del 30 luglio di sorprendere in flagranza di reato, in Via Dei Mulini nei pressi della pista ciclabile, un uomo intento a perforare i pneumatici di un auto in sosta.
Le indagini che hanno consentito di cogliere l’uomo in flagrante hanno anche permesso di ricostruire, soprattutto grazie alle videocamere di sorveglianza, le dinamiche fattuali di analoghi danneggiamenti avvenuti nei 15 giorni precedenti in altre zone della città ed anche per questi fatti, acquisite le querele dei proprietari delle auto danneggiate, l’uomo è stato segnalato all’Autorità giudiziaria.
“L’operazione non si è rilevata semplice ma l’impegno e la determinazione profusi dal Corpo di Polizia Locale integrato dall’uso di una tecnologia sempre più avanzata nell’ambito della videosorveglianza di sicurezza, ha consentito, come dato di fatto, l’interruzione di un fenomeno di microcriminalità cui potevano conseguire potenziali ulteriori derive anche in considerazione della personalità problematica dell’uomo caratterizzata da un forte risentimento verso la società ritenuta colpevole di torti ed ingiustizie nei suoi confronti”.
Le indagini proseguono per appurare se l’uomo sia il responsabile di altri episodi analoghi, almeno una quindicina, verificatosi in città dall’inizio del mese di giugno.
E’ doveroso rilevare che l’odierno indagato è, allo stato, solamente indiziato di delitto e che la sua posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo l’emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato in ossequio al principio costituzionale di presunzione di non colpevolezza.