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I Carabinieri mettono fine ai maltrattamenti dell’ex compagno nei confronti di una giovane madre di Novi


Una coppia sta passeggiando per le vie del centro, quando incrocia l’ex compagno della donna seduto su una panchina con i due bambini di 2 e 4 anni nati dalla precedente relazione. L’uomo, vedendoli, si alza di scatto, la raggiunge e la colpisce con una testata al volto. I bambini si spaventano, ma lui non desiste, afferra la donna per i capelli, la strattona, le stringe le braccia. Il nuovo compagno della vittima cerca di fermalo, intervengono anche altri passanti. Solo all’udire la telefonata di una ragazza che sta chiamando i Carabinieri l’aggressore prende i bambini e si allontana, continuando a rivolgere minacce di morte alla donna. I Carabinieri arrivano rapidamente e accompagnano la donna al Pronto Soccorso per le cure del caso. Dopo le dimissioni, la vittima dell’aggressione viene ascoltata più dettagliatamente sui fatti. Emerge che l’ex compagno è già sottoposto, da febbraio, alla misura dell’allontanamento della casa familiare, con divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna e con l’applicazione del braccialetto elettronico. Mentre la donna racconta i fatti, l’uomo la chiama più volte.

Le telefonate vengono ascoltate in vivavoce dai Carabinieri: insulti e minacce di morte, rivolti a lei e al nuovo compagno. E poi messaggi dello stesso tenore, anche dei giorni precedenti. I Carabinieri ascoltano, relazionano, poi attivano le procedure di tutela introdotte con il c.d. _“Codice Rosso”_. Informano il Pubblico Ministero, che dispone *l’arresto* dell’uomo e la sua traduzione in carcere, grazie alla corposa presenza di messaggistica digitale audio e testuale prodotta dalla vittima. Si tratta di un _*“arresto in flagranza differita”*_, il nuovo strumento a disposizione della Polizia Giudiziaria che permette di considerare in stato di flagranza chi, sulla base di documentazione video-fotografica o di altro tipo legittimamente ottenuta da dispositivi di comunicazione informatica o telematica, risulti inequivocabilmente autore del fatto.


L’articolo 382 bis C.P.P., introdotto nel 2023 per il contrasto della violenza sulle donne e domestica, consente infatti di eseguire l’arresto in flagranza _“differita”_ entro 48 ore dal fatto per reati come i maltrattamenti in famiglia, la violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e di divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima e gli atti persecutori, commessi pertanto fino a due giorni prima. L’uomo, un 31enne, è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e violazione del provvedimento di allontanamento dalla persona offesa e condotto presso la Casa Circondariale di Alessandria.

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