Una grande devozione legava don Orione alla Madonna del Carmine tanto da raccomandare ai fedeli di invocarla per le numerose grazie e guarigioni di malati da lui stesso riferite soprattutto per l’imposizione dello scapolare. Lo stesso don Orione aveva più volte celebrato la Messa all’altare della Madonna in San Michele a Tortona e come talvolta lui stesso aveva affermato, davanti alla statua aveva alzato tante volte il suo sguardo per ricevere aiuto e conforto. Questa tradizione, sospesa da qualche anno, è stata solennemente ripresa quest’anno proprio il 16 luglio, giorno della festa, con una celebrazione alle ore 10.30 ed un’altra alle ore 20. Un triduo di preparazione curato da don Sesto Falchetti, sacerdote orionino incaricato della chiesa di San Michele, ha reso ancora più solenne questa ricorrenza mariana. Don Sesto durante la Messa delle ore 20 ha sottolineato che ciascuno di noi sull’esempio di Maria è chiamato a mettere Dio al centro della propria esistenza e a fidarsi di Lui proprio sull’esempio della Madonna. Don Orione nei momenti di maggiore difficoltà chiedeva sostegno alla Madre di Dio per ottenere grazie, benedizioni ma anche per ricevere quei beni materiali necessari per fare del bene a favore del prossimo. “Dio ci ha lanciato nel mondo”, ha proseguito don Sesto per darci la vita cioè quella “meravigliosa avventura” il cui scopo è di ritornare a Lui seguendo un percorso assegnato, un progetto di esistenza pensato per ciascuno di noi. In un mondo che sembra escludere Dio, dobbiamo fare nostre le azioni di don Orione che si abbandonava ciecamente alla Provvidenza, certo di ricevere tanta consolazione e ricompensa. Al termine della celebrazione, animata dalla corale della parrocchia del Sacro Cuore di Tortona, la statua della Madonna del Carmine è stata portata in processione per le vie adiacenti alla chiesa.
Al termine della celebrazione è stato distribuito lo scapolare ai presenti che ne hanno fatto richiesta. Indossarlo indica la presenza continua di Cristo nella nostra vita poiché come insegnava don Orione dove è Maria c’è il Signore e questo abitino è un segno che testimonia una scelta di vita che non smette mai di seguire Cristo nella quotidianità. (testo articolo di Orietta Melone)
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