É stato nuovamente realizzato quest’anno, dopo la pausa forzata dovuta alla pandemia, lo stage al Cern a cui hanno partecipato le classi 4e dell’indirizzo scientifico.
Si tratta di un’importante occasione per potenziare i concetti già studiati nell’ambito delle materie di indirizzo, ma anche per vederli applicati alle più avanzate aree della ricerca fondamentale e inoltre per venire a conoscenza di una varietà di ruoli e professioni, prima impensabili, che aprono la strada al futuro e che possono interessare giovani alla ricerca della propria collocazione nella società.
Studentesse e studenti hanno potuto immergersi nelle installazioni del nuovissimo Science Gateway, inaugurato solo lo scorso autunno e ospitato in uno spettacolare edificio progettato dall’architetto Renzo Piano e dal suo studio. Qui si gioca e si familiarizza con le particelle elementari, con le loro collisioni e con i fondamenti della meccanica quantistica.
Inoltre c’è stata la possibilità di visitare sul campo due degli esperimenti in azione in questo periodo:
“Il Compact Muon Solenoid (CMS): uno dei 4 esperimenti posti lungo il Large Hadron Collider (LHC) del CERN.
CMS è un cosiddetto esperimento generalista con un ampio programma di fisica che va dallo studio del Modello Standard della fisica delle particelle (incluso il bosone di Higgs) alla ricerca di verifiche di teorie oltre al Modello Standard, quali la supersimmetria (SUSY) e le teorie che prevedono l’esistenza di dimensioni addizionali dello spazio-tempo. Tre le nuove particelle cercate da CMS ci sono le particelle di materia oscura, uno dei costituenti più abbondanti dell’universo e di cui ancora oggi conosciamo molto poco.”
“L’Alpha Magnetic Spectrometer (AMS): un esperimento di fisica delle alte energie nello spazio, progettato per la misura dei raggi cosmici (RC), cioè delle particelle energetiche e dei nuclei completamente ionizzati che provengono dallo spazio. Gli obiettivi principali dell’esperimento sono la misura indiretta di materia oscura dai suoi prodotti di annichilazione, la ricerca di anti-materia primordiale, e la misura precisa di tutte le specie di RC, e della loro variazione in tempo, che permette anche la stima della dose di radiazione subita dagli astronauti utile per l’avanzamento dell’esplorazione spaziale.”
La buona riuscita delle visite e la soddisfazione degli studenti si devono anche alla collaborazione con il prof. Fulvio Piccinini, docente presso l’Università di Pavia, ricercatore per l’INFN e il CERN, oltre che ex alunno e amico del Liceo Peano. Lo ringraziamo di cuore, in attesa di nuove esperienze da progettare insieme.