L’Aperitivo letterario che si è svolto a Castelnuovo Scrivia nei giorni scorsi è stato un evento che può rappresentare quasi un modello sia dal punto di vista culturale che organizzativo. L’incontro si è svolto in una cornice insolita quanto accogliente e decisamente molto bella: il porticato del giardino di Villa Angiolina di proprietà di Gianni Granelli, in via De Gasperi (offrendo anche un esempio di collaborazione tra pubblico e privato). Il tema era quello di dialogare, con due validissimi giovani – Giulia Torti e Pietro Zeme – sui due ultimi libri dell’autore castelnovese Roberto Carlo Delconte, il quale si è raccontato in modo discreto ma nello stesso vivace e appassionato, rispondendo alle molte ed efficaci domande che gli venivano proposte.

Al termine dell’incontro, in altra parte del giardino della Villa, è stato allestito un ottimo rinfresco offerto da alcune attività commerciali del paese. Anzi, in questo senso è da segnalare la straordinaria partecipazione di sponsor aziendali, istituzionali e associativi che, nelle tre edizioni di Voghera, Tortona e Castelnuovo, hanno seguito gli eventi in programma. L’idea di Delconte è stata quella di offrire una sorta di “catalogo ideale” di realtà imprenditoriali della zona che potessero dare rilievo alle manifestazioni, consentendo anche di recuperare, in linea di principio, utili risorse finanziarie per la cultura. Molto apprezzata poi la breve esibizione canora di Giulia, la quale si è resa disponibile ad “inaugurare” la riunione conviviale con il suo talento.  


Ecco allora ritornare una moderna idea rinascimentale di “mecenatismo” e di “salotto letterario”, per cercare di ricreare la vivacità e umanità di quelle riunioni “cortigiane” così decantate dal nostro grande novelliere Matteo Bandello.