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Personaggi Alessandrini: l’attore ovadese Ubardo Arata

Ubaldo nasce ad Ovada negli ultimi anni dell’ottocento.

Ama il mondo cinematografico. Giovanissimo è a Roma come apprendista


fotografo – cinematografico

La Città Eterna è il suo ambiente. Ha trovato da collaborare per alcuni registi, ha coprodotto pellicole divenute pietre miliari del cinema.

Fra i primi incontri s’annovera quello con Duccio Tessari, reclutato per il film Il Fornaretto di Venezia, tratto dal capolavoro letterario di Francesco Dall’Ongaro.

Mario Camerini lo ingaggia per il titolo Rotaie, l’ultima pellicola muta presentata dalla SACIA di Milano con la tedesca NERO FILM, scritto da Corrado d’d’Errico.

La venuta del sonoro ha offerto, al nostro ovadese, l’opportunità di lavorare con Isa Miranda in La Signora di tutti, tratto dal romanzo di Salvator Gotta, ove sfoggia il meglio della corrente artistica impostata sull’impressionismo, ovvero quel movimento in cui gli adepti contrappongono … alla pittura accademica nuovi valori formali ... rivalutazione della luce e del colore come mezzi atti ad esprimere le impressioni suscitate dalla natura, come riporta l’Enciclopedia dell’Arte, edita da De Agostini.  

L’apice della sua abilità si sviluppa con Roberto Rossellini in Roma città aperta del 1945, un film realizzato con mezzi di fortuna, in condizioni precarie, studi improvvisati: in tale situazione s’impegna, nei confronti del pubblico di allora, con profonda professionalità.

Il suo decesso avviene appena dopo aver scattato foto di qualità per il titolo BLACK Magic, ovvero Cagliostro, nel 1947 sotto la regia di Gregory Ratoff con Valentina Cortese, Orson Welles, entrambi nel ruolo di protagonisti.

                                                                                 Franco Montaldo         

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