Venerdì 10 maggio sarà online la prima puntata di “Memoria dimenticata”: la docuserie sulla rivolta al carcere “Don Soria” del 1974. Si tratta di un progetto dell’Ufficio comunicazioni sociali della Diocesi di Alessandria in collaborazione con la Direzione degli Istituti penitenziari alessandrini, realizzato da LaV Comunicazione grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. In occasione dell’uscita della docuserie, a 50 anni di distanza da quei tragici fatti, verrà proiettata la prima puntata a Palatium Vetus (venerdì 10 maggio, dalle ore 19.30) alla presenza dei familiari delle vittime, delle autorità, dei giornalisti e di chi ha collaborato alla realizzazione della docuserie.
GLI ORGANIZZATORI e i PROMOTORI
«Come nel nostro stile di comunicazione, cerchiamo sempre di metterci al servizio della comunità e del territorio in cui viviamo. In questo caso, abbiamo affrontato una questione che non si è completamente risolta 50 anni fa, ma ancora oggi porta con sé ferite delle quali abbiamo cercato di prenderci cura, raccontando la storia e il sacrificio di cinque persone. Sono veramente contento di questa realizzazione e spero che i suoi frutti possano essere a disposizione di tutta la comunità» dichiara monsignor Guido Gallese, Vescovo di Alessandria.
«È importante ricordare la memoria di operatori penitenziari che hanno perso la vita durante l’esercizio del proprio mandato. Il loro sacrificio estremo deve costituire per noi ulteriore motivo, ulteriore leva per onorare il loro lavoro ed esercitare al meglio la nostra funzione»: queste le parole di Maria Isabella De Gennaro, direttrice degli istituti penitenziari alessandrini.
«Siamo onorati di offrire la nostra collaborazione alla realizzazione di questa docuserie che sarà il contributo della nostra comunità alla “memoria dimenticata”, a 50 anni dalla rivolta nel carcere di Alessandria, e che racconta il dramma di una vicenda che le cronache ci confermano di grande attualità. Un plauso alla Diocesi di Alessandria, agli ideatori e a quanti hanno contribuito alla produzione di una testimonianza attenta e scrupolosa di vicende drammatiche che sollevano interrogativi che non hanno ancora ricevuto risposta» afferma il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, notaio Luciano Mariano.
LA STORIA
Il 9 e 10 maggio 1974 viene scritta una delle pagine più buie per la città di Alessandria. Nella Casa di reclusione “Don Soria” di Alessandria, tre detenuti armati, Cesare Concu, Domenico Di Bona ed Everardo Levrero, presero in ostaggio una ventina di persone (insegnanti della scuola carceraria, il medico, agenti di custodia e altri detenuti). I rivoltosi vogliono evadere. Seguiranno due giorni di trattative, di tensione, di dolore, di lacrime e di verità ancora da scoprire. Il bilancio sarà tragico: cinque morti tra gli ostaggi, due tra i rivoltosi e decine i feriti.
A perdere la vita saranno il dottor Roberto Gandolfi, il professor Pier Luigi Campi, l’appuntato Sebastiano Gaeta, il brigadiere Gennaro Cantiello e l’assistente sociale Graziella Vassallo Giarola. Dei rivoltosi, Cesare Concu fu ucciso dalle forze dell’ordine, Domenico Di Bona si suicidò, mentre Everardo Levrero rimase illeso e venne processato.
LE TESTIMONIANZE
In “Memoria dimenticata” verranno ripercorsi i due giorni della rivolta e tutto ciò che è accaduto dopo, tra processi, indagini, teorie e verità ancora da scoprire. Ci saranno testimonianze inedite, a partire da quella di Everardo Levrero, l’unico sopravvissuto dei tre rivoltosi, che oggi vive fuori dall’Italia e non ha mai rilasciato dichiarazioni.
Ci saranno anche le voci di alcuni parenti delle vittime: Roberto Cantiello, Luigi Gaeta, Stefano e Fabrizio Gandolfi. Ma anche dei familiari dei sopravvissuti, come Felice Rossi, figlio dell’ingegner Vincenzo Rossi, che rimase ferito gravemente ma si salvò.
I giorni della rivolta verranno ripercorsi con chi era presente in quel maggio 1974: il sindaco dell’epoca, Felice Borgoglio; la giornalista Emma Camagna e l’agente di custodia Leonardo Salerno.
Ricostruiranno il quadro storico degli Anni 70 le testimonianze dei giornalisti Andrea Antonuccio (La Voce Alessandrina), Piero Bottino (La Stampa), Enrico Casarini (Tv Sorrisi e Canzoni), Roberto Gilardengo (Il Piccolo) e Giovanni Savarese (Audio Tales).
A raccontare il senso e il valore di quella vicenda anche il sindaco di Alessandria Giorgio Abonante e la direttrice degli istituti penitenziari alessandrini, Maria Isabella De Gennaro.
Infine, le testimonianze di Antonio Aloia, Tony Frisina, Egidio Lapenta e Paola e Maria Parola, queste ultime rispettivamente figlia e nipote dell’allora sostituto procuratore della Repubblica, Marcello Parola.
EVENTO DEL 10 MAGGIO
La prima puntata di “Memoria dimenticata” sarà presentata pubblicamente, con un evento aperto a tutta la cittadinanza, venerdì 10 maggio alle ore 19.30, a Palatium Vetus (Piazza della Libertà 28, Alessandria), sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria. Dopo il benvenuto del Presidente Luciano Mariano e i saluti iniziali, la proiezione della prima puntata. A seguire, testimonianze e condivisioni.
Interverranno il sindaco di Alessandria in carica nel 1974 Felice Borgoglio, la giornalista Emma Camagna, il regista Luca Ribuoli e Alessandro Venticinque, autore della docuserie. Modera la serata Andrea Antonuccio, direttore di La Voce Alessandrina. I posti sono limitati, si prega di prenotare il posto scrivendo a rivoltadonsoria@lavcomunicazione.it.
IN ONDA DAL 10 MAGGIO
“Memoria dimenticata” è online dal 10 maggio 2024: sui social di LaV Comunicazione e sul sito lavcomunicazione.it/memoriadimenticata. Chi volesse raccontare la propria esperienza legata a questa vicenda, può scrivere a rivoltadonsoria@lavcomunicazione.it.