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La FIPE di Savona valorizza il territorio con il primo evento nella rinnovata e stupenda Villa Zanelli

Carlomaria Balzola presidente provinciale Fipe ed Enrico Schiappapietra presidente Confcommercio di Savona di cui la Fipe fa parte, nella giornata di oggi, giovedì 16 maggio, hanno fatto qualcosa di veramente importante: hanno inaugurato le manifestazioni a Villa Zanelli, lo splendido edificio in stile Liberty e uno dei più significativi capolavori di questo genere in Italia, che dopo quasi mezzo secolo di decadenza e tre anni di intenso restauro solo da poche settimane è stato riaperto a visite nel week end e mai prima d’ora da quando è stato realizzato, cioé nel 1907, ci risulta abbia mai ospitato una manifestazione di questo genere.

Nel salone delle feste al pianterreno dell’edificio, infatti si è svolta la “Giornata della ristorazione” di Savona. Un evento promosso da Confcommercio Savona e Fipe-Confcommercio provinciale, che ha anticipato l’appuntamento di sabato 18 maggio, quando tutta Italia celebrerà l’importante ricorrenza con oltre 50 eventi organizzati sul territorio per sostenere, valorizzare e raccontare, ovviamente attraverso i piatti, la cultura della convivialità e della cucina italiana.


La Fipe guidata da Balzola lo ha fatto anche con l’intento di valorizzare i prodotti locali “perché – ha detto lo stesso Balzola – bisogna credere con forza nel Turismo enogastronomico come un turismo che funziona tutto l’anno ed è necessario un Piano industriale sul Turismo.” Il presidente della Fipe ha sottolineato l’importanza della sinergia fra Pubblico e privato che deve essere sempre più crescente: “Noi – ha aggiunto – vogliamo fare squadra ed è per questo che ai Comuni chiederemo con insistenza di valorizzare i prodotti DeCo perché creano un valore aggiunto e gli imprenditori devono avere il coraggio di investire e puntare la propria offerta sull’eccellenza.”

Nel Savonese sono 165 i ristoratori che hanno aderito alla “Giornata della ristorazione” e che sabato, insieme a 10 mila colleghi in Italia e all’estero, presenteranno un piatto speciale, dedicato alla ricorrenza, e promuoveranno una raccolta fondi a favore di Caritas italiana per il finanziamento di tre mense sparse sul territorio nazionale per offrire ristoro e socialità a chi vive in condizioni di fragilità.

Confcommercio Savona e Fipe provinciale hanno deciso di giocare d’anticipo e oggi pomeriggio hanno aperto le porte di Villa Zanelli, accogliendo i ristoratori della provincia, sindaci e amministratori locali, le istituzioni e i cittadini con l’obiettivo di promuovere un settore che ha saputo superare la fase critica del Covid, è tornato a crescere, garantisce occupazione e un’offerta di qualità.

«Fipe Confcommercio da anni celebra la Giornata della ristorazione – ha spiegato il presidente di Confcommercio Savona, Enrico Schiappapietra -. Quest’anno abbiamo pensato a un evento che unisce due eccellenze: la qualità dell’offerta dei ristoratori e Villa Zanelli, una realtà importante del territorio. L’iniziativa rientra nella serie eventi che andremo a promuovere per tutto il 2024, nel quale festeggiamo anche il 140° anniversario della fondazione Ascom, poi cresciuta e diventata Confcommercio Savona. La nostra provincia è altamente turistica nei fatti e nei numeri: il settore ristorazione produce il 30% del pil nel savonese, è un numero che va considerato e fa capire quante famiglie vivono grazie a questo lavoro, che non è più un’occupazione di ripiego, ma offre stabilità e carriere soddisfacenti.»

«Oggi siamo di fronte a una sfida – ha concluso Schiappapietra – il concetto di turismo sta cambiando, se fino a qualche tempo fa eravamo abituati a un turismo di destinazione, ora tra i fattori che condizionano le scelte c’è l’enogastronomia. Questo filone va coltivato e promosso: il Savonese non avrà mai gli spazi di altre regioni, ma ha altre eccellenze come la ristorazione e l’enogastronomia. Il nostro obiettivo è un turismo di qualità. Stiamo lavorando anche a un progetto di lotta allo spreco alimentare. Attraverso Fipe, Confcommercio sta per lanciare il “Rimpiattino”: ossia l’abitudine a non sprecare il cibo che avanza nel piatto del ristorante. Può essere portato a casa e appunto rimpiattato. Questa abitudine non fa parte della cultura italiana, mentre all’estero è la norma, ma presto anche a Savona distribuiremo i kit per promuovere questa cultura, che è anche una forma di rispetto per chi fatica a riempire il piatto della famiglia».

«Obiettivo di questa giornata è mettere in luce un settore che troppe volte è stato silenzioso – ha aggiunto Carlomaria Balzola – e la scelta di Villa Zanelli non è quindi casuale, ma lo straordinario scenario che ci consente di iniziare a pensare alla ristorazione e all’enogastronomia come un prodotto turistico a tutti gli effetti. Molte volte si pensa al turismo ragionando solo sui posti letti, ma noi possiamo dare un’indicazione anche ragionando sui coperti dei ristoranti, sulle persone che frequentano i nostri locali. Tutti noi possiamo testimoniare come le persone si fermino per caso nel Savonese, ma, conoscendo a tavola i suoi prodotti, poi decidano di tornare.»

L’evento ha preso il via con le visite guidate a Villa Zanelli, quindi il programma è entrato nel vivo con la tavola rotonda sul valore dell’enogastronomia locale e la sensibilizzazione dello spreco alimentare, moderata dai giornalisti Luca Galtieri e Stefano Pezzini e che ha coinvolto tutto il mondo dell’enogastronomia e della ristorazione savonese: dai produttori ai ristoratori, passando per istituzioni ed esperti.

A raccontare le eccellenze savonesi sono stati l’imprenditore Marco Luzzati di Cascine Praie, che ha parlato di enologia e recupero delle tipicità e valorizzazione creando eccellenze.

La famiglia Calcagno ha portato l’esperienza dell’azienda agricola, che dal 1984 è impegnata nella coltivazione del tipico basilico genovese Dop.

Lorena Germano, esperta conoscitrice del tartufo della Val Bormida, ha illustrato il percorso di valorizzare di un prodotto, il tartufo appunto, per rivalutare un’area a livello turistico.

Lo chef stellato Claudio Pasquarelli, che da anni nel suo ristorante “Da Claudio” trasforma le eccellenze locali in gustosi piatti, ha illustrato la rivisitazione del prodotto tipico per rimarcare il valore del territorio.

La “Giornata della ristorazione” savonese è stata anche l’occasione per conferire i premi a tre ristoratori savonesi quali ambasciatori dell’accoglienza:

Il rapporto ristorazione 2024 elaborato da Fipe e presentato nei giorni scorsi a Roma annovera il 2023 come un anno positivo per il settore, che ha fatto segnare un valore aggiunto di oltre 54 miliardi di euro (+3.9%), occupati oltre 1,4 milioni e consumi fuori casa che hanno raggiunto i 92 miliardi di euro (+7%).

Su scala nazionale sono 95.870 le imprese gestite da donne (il 28,9% del totale), mentre le imprese a guida di un under 35 sono 42.652 (il 12,9% del totale), concentrate principalmente nel comparto dei ristoranti (60,3%).

Nel Savonese il settore della ristorazione è quello che guida la classifica delle imprese del turismo, dando lavoro a centinaia di addetti, dei quali moltissimi giovani al di sotto di 30 anni.

Delle 4290 imprese attive (sedi legali) riferibili al CCNL Turismo, il numero maggiore è rappresentato dai ristoranti, che sono ben 1475 (34%), seguiti da 1242 bar (29%).

Poi figurano gli stabilimenti balneari, 430 realtà in provincia (10%), i 398 alberghi (9%), 185 strutture ricettive di altro genere (4%) e 186 gelaterie e pasticcerie (4%)1.

Dopo la crisi dovuta al Covid, che ha penalizzato moltissimo il settore, la ristorazione savonese ha saputo risollevarsi e oggi è tornata ai livelli di fatturato pre-pandemia.

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