Ci sono tante persone, specie in questo periodo elettorale, che fanno proposte più o meno sensate e concrete su come aiutare i Tortonesi o che millantano di avere la soluzione ottimale per aiutare la città di Tortona, soprattutto giovani ed anziani, ma è davvero così?

Quali competenze hanno per avanzare tali proposte? Di certo Gianluca Silvestri, candidato consigliere comunale per Forza Italia queste competenze le ha visto che possiede Laurea in Scienze politiche ad indirizzo politico sociale all’università Bicocca di Milano ed ha frequentato il corso di perfezionamento il corso di “economia civile non profit: cultura e governance dell’impresa sociale.” Competenze non solo teoriche ma anche pratiche visto i numerosi incarichi tutti i servizi sociali ed alla persona con particolare impegno alle politiche giovanili e Politiche della terza età ed abitative quando è stato assessore e vicesindaco di Tortona, oltre che delegato al CISA per due mandati.


Ecco perché le sue proposte per migliorare Tortona e aiutare i suoi abitanti non sono campate in aria, anzi.

Gianluca, nel caso fossi eletto, quale percorso intendi continuare nell’ambito del sociale ?

Il mio particolare interesse come sai sono sempre state le Politiche giovanili, quelle della terza età e le politiche abitative. Il comune di Tortona ha tutti gli strumenti attivi per poter ben continuare il lavoro che è stato costruito in anni di buona amministrazione. Credo che il Covid abbia molto rallentato questo processo e tutte le iniziative che erano in corso per ovvie ragioni.  Le priorità da affrontare in quegli anni erano ben diverse e faccio i miei compimenti a tutta l’amministrazione ed i suoi dipendenti per come è stata gestita questa emergenza. Adesso però è ora di # riattivare # tutto quello che abbiamo costruito in anni di lavoro.

Parliamo prima delle Politiche Giovanili

 Nell’ambito delle Politiche giovaniliè in corso uno studio sociale sulle priorità dei giovani Tortonesi proprio per partire dai loro bisogni. Ma il comune punto denominatore resta la Partecipazione. Dobbiamo ritornare a percorrere quella strada che riporta i giovani alla vita sociale e politica della città. La consulta dei Giovani deve ritornare ad essere quella del passato seguita ed ascoltata, costruita dai giovani e per i giovani stessi con l’ausilio di tutti i settori in cui loro sono presenti attivamente. Volontariato, partiti politici, associazioni sportive; scuola, gruppi di libera aggregazione e liberi pensatori che possono incontrarsi, parlarsi, creare aggregazione ed essere ascoltati da amministratori preparati a ricevere le loro istanze. Per questo era stato costruito il Centro Giovani in piazzale Bonavolglia che si chiamava ”OFF “. Un luogo che deve ritornale proprio ai Giovani.  Sicuramente deve essere una officina di idee rinnovata, con nuovi ed attuali contenuti che arriveranno proprio dai giovani stessi.

Mi sembra di capire che una delle questioni fondamentali per i giovani debba essere un luogo di incontro “sano e protetto” e punti di riferimento importanti

Certo, i giovani, mai come oggi, hanno bisogno di un luogo protetto dove trovarsi, condividere le proprie idee soprattutto in età adolescenziale. Il resto verrà da solo i giovani sono vulcani di idee e proposte ma devono trovare luoghi e d amministratori pronti ad ascoltarli. Mi dispiace rilevare che sia a livello comunale, regionale e nazionale non ci siano più i Ministri e gli Assessori alle politiche giovanili. Non è per niente banale per i giovani avere punti di riferimento dedicati alle loro idee ed i loro i progetti. Avere Ministri ed assessori regionali e comunali dedicati alle politiche giovanili è fondamentale. Esse spaziano in tutti i settori dalla formazione, alla promozione del territorio, lo sport, la cultura, le politiche europee con scambi e finanziamenti.  Quella sensibilità amministrativa deve essere # riattivata #

Ti riferisci ovviamente anche a possibili sbocchi lavorativi, immagino

Certo, ritengo indispensabile connettere le politiche di partecipazione dei giovani al lavoro costruendo tirocini lavorativi per i giovani coinvolgendo il centro per l’impiego e la regione è un passaggio che gli amministratori locali e regionali devono assolutamente mettere in preventivo. E’ necessario costituire un Assessorato alle Politiche giovanili che abbia un Consigliere comunale delegato a questo settore che ascolti le esigenze dei Giovani e costruisca politiche attive di questa nuova generazione di giovani.

Parliamo adesso degli anziani o della cosiddetta Terza età

Per quanto concerne le Politiche della Terza età si devono considerare i due aspetti quello di assistenza e quello ricreativo. L’aspetto di assistenza si concentra sempre di più sul servizio domiciliare che deve essere implementato ed integrato con i servizi domiciliari esistenti sul territorio dell’ASL e del Cisa cercando di formare adeguatamente il personale anche su aspetti meramente psicologici, che gli operatori devono fare propri, per sopperire a gravi difficoltà e disagi spesso dovuti alla semplice solitudine ed al senso di abbandono. Gli anziani vogliono rimanere sempre di più nelle loro case con proprie badanti, per cui si rende sempre più necessario un lavoro di rete con i servizi ed il Cisa.

L’idea è ottima, ma metterla in pratica sembra difficile….

Assolutamente no, sarebbe sufficiente creare ponti tra il servizio privato della Badante e quello pubblico dell’assistenza domiciliare sarebbe molto utile e permetterebbe risparmio del costo del servizio. Sarebbe necessario riconnettere e rinnovare i progetti di mutuo aiuto già sperimentati come il ‘Progetto Alzheimer’ che veniva fatto a domicilio educando i parenti a gestire questa difficile malattia neurodegenerativa. Poi lo Sportello disabili, una sperimentazione durata per anni che ha risolto numerose situazioni difficili. E’ stato un esempio di collaborazione tra pubblico, privato ed il volontariato straordinaria.

C’è poi il problema delle truffe agli anziani deboli per cui necessitano figure di riferimento alle quali potersi affidare

Importante e fortemente voluto dal Consigliere Cortesi il Garante degli Anziani, figura meritevolmente che deve essere coadiuvato dalla figura del difensore civico. Troppi sono gli anziani e le persone fragili in balia di assurde storie telematiche con gestori telefonici, enti erogatori di energie, contratti di vario genere stipulati con un semplice “SI” telefonico (spesso ottenuto con inganno psicologico). Ognuno di noi si è trovato spesso in difficoltà costretto a pagare pur di uscirne. Ecco la Comunità deve dare forza ed autorevolezza a queste istanze. Creare una figura giovane, laureata, Smart in grado di aiutare il cittadino fragile, anziano spesso solo in balia di call center truffaldini. Una figura a cui solo un Sindaco può trasmettere autorevolezza.

Tra gli anziani ci sono anche coloro che sono ancora attivi…

L’aspetto ricreativo degli anziani più fortunati, Smart , abili ed ancora giovanili che hanno voglia di partecipare alla vita culturale della città deve essere  #riattivato#. Questo mondo è stato particolarmente colpito dalla pandemia che ha rotto quel fitto mondo di relazioni ed iniziative sui quali si era lavorato per decenni. La consulta degli anziani, il centro anziani, l’Unitrèsono realtà consolidate e strutturate che devono sempre di più essere sostenute. E’ proprio attraverso queste realtà che vengono sviluppati progetti ricreativi e culturali. Il volontariato che ha sempre sostenuto tutte le attività  si è dimezzato e molte iniziative non sono state più possibili. E’ indispensabile porre rimedio a questa mancanza sviluppando progetti che vedono l’intervento del terzo settore specializzate in politiche della terza età in ausilio al già valido volontariato, capaci di rendere sostenibili certe realtà. Sarebbe bello tornare alle serate danzanti, la scuola di ballo, la lucciola con le sue feste, i soggiorni marini e tanto altro. Il Centro Anziani che è una parte importante della nostra comunità e va sostenuto in tutti i modi cercando di non perdere tutto il lavoro che è stato fatto per anni.

Parliamo di un altro aspetto del Sociale: le nuove forme di povertà che stanno colpendo soprattutto cittadini italiani. Cosa proponi?

I servizi Sociali si troveranno ad affrontare nuove forme di povertàche molte volte le famiglie e gli anziani italiani fanno fatica ad esprimere. Povertà nascoste da orgoglio e pudore che si trasformano in situazioni di indigenza insanabili. Per questo bisognerebbe molto lavorare sulle politiche abitative di contributi alle locazioni che permettano controlli più puntuali ed intervengano alla fonte pagando parte dell’affitto direttamente al Locatore. La Regione ha ridotto del 50% questi contributi ed il comune ha sempre sostenuto queste politiche con anche con fondi propri coordinandosi con il CISA. Il Consorzio Intercomunale socioassistenziale è il nostro, dei comuni e della regione che lo finanziano e dobbiamo incentivare sempre di più il lavoro di squadra per evitare di disperdere risorse e soprattutto perdere finanziamenti regionali ed europei sempre più importanti per i servizi alla persona. Per affrontare le nuove povertà che soprattutto in questi anni affliggono in particolare le famiglie italiane.

Mi sembrano problemi che ti interessano molto

In passato ho avuto il piacere di essere Assessore alle Politiche abitative, giovanili e della Terza età con deleghe specifiche che esprimevano la volontà dell’Amministrazione di prendersi particolare cura di tutte queste realtà e problematiche. Oggi si possono esprimere i Consiglieri Comunali delegati: il Buon Sindaco Chiodi ha detto che rieletto avrà maggiori risorse economiche del passato da destinare al Sociale. Il mio appello è quello di destinarne una piccola parte a due parole chiave:  #Riattivare la partecipazione#      #assistere le nuove fragilità#

Angelo Bottiroli

MESSAGGIO ELETTORALE – COMMITTENTE GIANLUCA SILVESTRI