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Al Comprensivo Tortona B una nuova conferenza di Andrea Cartotto su come approcciare ad internet

Presso l’Istituto Comprensivo Tortona B, diretto dalla Prof.ssa Rita Piazza, n ei giorni scorsi vi è stato il graditissimo ritorno del dottor Andrea Cartotto, formatore e divulgatore nell’ambito delle Nuove Tecnologie per la Didattica ed inserito, recentemente, tra le cento personalità italiane Leader di Cambiamento nel campo della Innovazione Educativa.

Un umanista digitale, come lui ama definirsi, che lavora per riempire la tecnologia di senso civico e valori e per portare i giovani a non essere dei meri esecutori digitali, ma dei competenti digitali: “occorre avere competenza digitale, cioè saper come funziona la macchina digitale, quali sono le opportunità e anche i rischi, sapere gestire la tecnologia, non semplicemente correrle dietro”.


In questo secondo incontro, rivelatosi sempre di grande utilità ed interesse, il relatore si è confrontato con insegnanti, famiglie e una bella delegazione di giovani alunni/e per raccontare di una sana educazione civica digitale, di smartphone a scuola e al di fuori, di social media ed intelligenza artificiale.

Dopo quasi 20 anni di insegnamento specifico nell’ambito della didattica digitale, il dottor Cartotto è certo che un elevato grado di cultura digitale può prevenire casi di unuso distorto della Rete, come il cyberbullismo, e che gli strumenti più potenti per identificarli e prevenirli siano il dialogo, la conoscenza di regole e strumenti e il dare il giusto valore alle parole: quelle che vengono utilizzate verbalmente, quelle affidate alla Rete o ad una app di messaggistica, quelle che possono o non possono ferire.

Spesso”, spiega l’esperto, “chi scrive certe cose sui social o diffonde una foto o un video compromettente, per irridere un coetaneo, non ha idea di quali gravi conseguenze, sociali e legali, potrà avere il suo gesto, sia per la vittima che per lui. La superficialità è un atteggiamento già sbagliato nella vita offline, che però online può diventare anche pericoloso. Imparare a conoscere a fondo le tecnologie che stanno condizionando sempre più la quotidianità è importante, così come è importante che questo processo venga avviato a scuola, dove i ragazzi imparano a diventare adulti.”

Avendo compreso che ormai gli strumenti digitali sono un tutt’uno con le discipline di insegnamento e le contaminino, il dottor Cartotto, anni fa, ha ideato una netiquette diventata progetto nazionale di Educazione Civica Digitale, “Il Galateo di Mister Internet”. Di recente, ha dato alle stampe il primo Galateo d’Italia, denominato Miss Internet, dedicato alla parità di genere e contro la violenza sulle donne (https://bit.ly/galateointernet).

In conclusione, come tutte le cose, Internet è uno strumento e come tale non è “buono” o “cattivo” di per se ma è l’uso che ne fa l’Uomo, dotato di libero arbitrio, che lo può rendere strumento di civiltà o di regressione.

Carla Cremante

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