Dopo una serrata e articolata attività di indagine durata circa due settimane, i Carabinieri della Compagnia di Sanremo hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Imperia in accoglimento della proposta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Imperia a carico di tre italiani ritenuti responsabili del ferimento con arma da fuoco di un cittadino moldavo a Poggio di Sanremo, avvenuto il pomeriggio dell’8 febbraio scorso, durante la settimana del Festival della canzone Italiana, mentre tutta la cittadinanza era intenta a seguire la kermesse musicale.
Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, un cittadino moldavo di quarant’anni e da tempo regolarmente residente in Italia, mentre si recava in compagnia del fratello in un terreno nei pressi di Poggio per raccogliere alcuni rami di mimosa, trovava nel medesimo terreno tre uomini, già intenti a raccogliere le medesime piante. Ne nasceva un’accesa discussione nel corso della quale i fratelli cercavano di far valere le proprie ragioni tentando di allontanare i tre uomini. Tentativo durato pochi minuti perché poco dopo, quando ormai i due fratelli avevano cominciato a raccogliere gli arbusti, i tre tornavano nel campo, ma questa volta uno dei tre imbracciava un fucile, e sotto la minaccia dell’arma si facevano consegnare dai due fratelli i documenti ed i telefoni cellulari costringendoli ad abbandonare il terreno. A questo punto, probabilmente per il rifiuto opposto, l’uomo armato esplodeva un colpo di fucile colpendo in pieno la gamba di uno dei due fratelli che si accasciava al suolo. I tre si davano a precipitosa fuga lasciando la vittima in terra e gravemente ferita ed il fratello spaventato e senza alcuna possibilità di richiedere aiuto perché privo dei cellulari.
Le conseguenze del fatto avrebbero potuto essere molto più gravi se il fratello non si fosse caricato sulle proprie spalle il ferito per condurlo al furgone da dove poi raggiungeva l’abitazione di un conoscente che gli consentiva di chiamare i soccorsi.
Dopo le formalità di rito i tre indagati, due giovanissimi di appena diciotto e vent’anni e un loro conoscente di sessantasette anni, tutti già noti alle forze dell’ordine, sono stati accompagnati alla Casa Circondariale di Sanremo e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Adesso tutti dovranno rispondere, in concorso tra loro, dei reati di rapina aggravata, lesioni personali gravi e possesso e porto ingiustificato di un fucile da caccia.