Il padre è meccanico ciclista, dopo un breve tirocinio in officina, decide di dedicare la sua attenzione ai giovani appassionati delle due ruote da preparare per macinare chilometri sulle strade, tagliando per primi i traguardi.
Dunque, il nostro giovane dopo aver frequentato l’officina paterna, passa nel ruolo di ghersunen com’era usanza dire a quei tempi, nei laboratori di Meazzo e Girardendo, per approfondire meglio le sue conoscenze meccaniche.
Egli conosce bene il mestiere, persino la più minuscola vite della birota.
Il genitore preferirebbe diventasse campione, però Pieri preferisce la strada dell’allenatore, divenendo fra i primi direttori di corsa del ciclismo italiano, così come s’esprime l’Enciclopedia Alessandrina dei Personaggi, edita da Il Piccolo – Edizioni Grandi opere del 1990.
Lo sguardo, per valutare i più dotati non gli manca, anzi lo ha già conseguito nel tempo libero, lasciatogli dal mestiere.
L’idea è stata condivisa da altri colleghi paterni, anzi un’occasione d’avere molti ragazzi come potenziali clienti, anche al di fuori delle corse agonistiche.
Il suo impegno inizia nella metà del 1900, proprio per la squadra di Costante Girardengo.
È il 1955 quando Vittorio Mirone lo chiama per dirigere il Circolo Velocipedistico, accetta di buon grado, alla condizione d’aver la gestione dei principianti, così con i professori Calcagno e Scamuzzi, stila il programma per la preparazione atletica, sempre alla ricerca di futuri campioni, fra i giovani appassionati delle due ruote, da inserire nelle gare ciclistiche.
La bontà del lavoro eseguito lo si nota dalle vittorie conseguite da Giancarlo Martini: ha tagliato per primo il traguardo in otto gare disputate, momenti unici in quanto, ad oggi, nessuno aveva acquisito, nella Penisola, tale risultato.
L’incontro con Zancanaro è un altro momento per raffinare la professione di dirigente sportivo, intanto nella ragione sociale il Circolo Velocipedistico cambia nome, diventa Velodromo per classificarlo Gruppo Sportivo Piero Melchionni.
Bassano è l’anima di quest’Associazione, in tale livello organizza corse; Alfredo Binda lo recluta per la scelta di probabili campioni, soprattutto per organizzare eventi agonistici.
Il massimo della sua esperienza è impostato nel scegliere nuovi corridori a cui s’applica con costante impegno: a questo proposito nasce la Milano – Vignola, il Giro dell’Appennino, la Coppa Agostoni, le Tre Valli Varesine, la Coppa Bernocchi ed altri campionati italiani adatti a soli professionisti.
Franco Montaldo