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Imperia, venerdì 19 Gennaio la presentazione del libro “Hermanos” presso la Biblioteca Civica L. Lagorio

Venerdì 19 gennaio 2024, alle ore 16.30, presso la Sala Convegni della Biblioteca Civica L. Lagorio di Imperia (piazza E. De Amicis 7) si terrà la presentazione del libro «Hermanos», a cura di Mauro Canova, Stefano Termanini Editore.

Il volume raccoglie – come recita il sottotitolo – i «contributi offerti dagli amici e dagli allievi in occasione dei 75 anni di Roberto Trovato». Alla presentazione di venerdì 19 gennaio prossimo, presso la Biblioteca Civica L. Lagorio, intervengono Claudio Scajola, sindaco di Imperia, e Roberto Trovato, Università di Genova. Introduce e modera Stefano Termanini, editore. Presenta Mauro Canova, curatore del volume. Si susseguono, offrendo al pubblico dei lettori proprio letture, performance e testimonianze, gli autori del volume.


Roberto Trovato, illustre studioso e didatta, che il volume «Hermanos» si propone di celebrare, in occasione del compimento del suo settantacinquesimo anno di età, si considera intimamente legato alla città di Imperia. Tra il 2007 e il 2008, infatti, Roberto Trovato è stato direttore della Biblioteca del Polo Universitario di Imperia, a cui ha donato una parte importante della sua biblioteca personale, e dal novembre 2008 all’ottobre 2011 è stato presidente del corso di laurea triennale in DAMS e di quello magistrale in Scienze dello Spettacolo

Il volume è suddiviso in tre aree: di scienza, di cuore e di invenzione. La prima, «di scienza», raccoglie i contributi di Stefano Termanini, Federica Natta, Mauro Canova, Nicoletta Bracco, Oscar Meo, Ludovica radif, Angela Zinno, Federica Lamera, Virginia Consoli, Eugenio Buonaccorsi, Daniela Dal Maso, Eugenio Ripepi, Monica Ramò, Milagro Martín-Clavijo, Daniela Bencardino, Felice Liperi, Elvira Pattarini, Gabriele Benelli, Mariagrazia Bugnella, Caterina Braghin, Chiara Cimmino, Roberto Cuppone. La seconda, «di cuore», raccoglie i contributi e i ricordi di Laura Scottini, Letizia Casella, Patrizia Valdiserra, Cristina Garrone, Patrizia Monaco, Fulvio Damele, Daniele Cerrato, Francesca Sassoli, Stefano Delfino. La terza e ultima, «d’invenzione», raccoglie e offre al “festeggiato” e al lettore i testi di Paolo Puppa, Luigi Siri e Fiorella Testa, Jacopo Marchisio e Pino Petruzzelli. Chiude il volume un’ampia nota biobibliografica, a cura di Mauro Canova. Qui si illustrano il percorso accademico e gli interessi di studio di Roberto Trovato e si dà conto della sua amplissima produzione scientifica.

«Hermanos» vuole essere uno specchio della personalità di Roberto Trovato, e le amiche, gli amici ed allievi che hanno avuto piacere di omaggiarlo accettando di scrivere per questo libro lo rappresentano benissimo e riflettono la poliedricità dei suoi interessi. Il titolo ha questo significato: «Hermanos», cioè «amici». «Va inteso – spiega Mauro Canova, curatore del volume – nel senso della condivisione di sapere, emozioni, esperienze, progetti di vita. Nel corso di anni di infaticabile lavoro, Roberto Trovato ha allacciato una quantità di rapporti di amicizia che, fin dagli esordi del suo magistero, hanno oltrepassato le mura della Facoltà, per giungere ad abbracciare il mondo del teatro recitato, della poesia, della canzone, della danza, del cinema. Sentivamo di dovere questo volume-omaggio a Roberto Trovato per tutto ciò che rappresenta per noi. Sappiamo quanto lo meritasse: questo libro è il nostro modo di dirgli grazie e comunicargli quanta stima ed affetto abbiamo per lui».

«Sono felice di questo libro appena pubblicato» dice Stefano Termanini, editore. «Lo sono per il legame di stima e di amicizia con il professor Trovato, per l’insegnamento che, in tutti questi anni, da lui abbiamo ricevuto e che continuiamo a ricevere: sia attraverso i suoi scritti sia dall’esempio della sua dedizione. Ma lo sono, anche, per la qualità del libro che, dell’eccellente lavoro del curatore Mauro Canova e del lavoro di tutti gli autori, è il risultato. Un libro che è un intreccio di temi e che raccoglie contributi tutti di altissimo valore. Credo che si debba esserne orgogliosi: è di sicuro lo strumento più appropriato per festeggiare il professor Trovato e per dare la misura e la cifra del legame “di scienza, di cuore e d’invenzione” che a Roberto Trovato in tanti ci lega».

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