In una città dove da sempre mancano spazi in cui si possano riunire associazioni culturali per svolgere le proprie attività (e gli spazi esistenti vengono fatti pagare profumatamente), dove sono state chiuse sale cinematografiche, dove da anni si aspetta la riapertura del Teatro Comunale , ecco che la cultura subisce un altro duro colpo: qualche anno fa si diceva che la cultura non dà da mangiare, ora foraggerà le casse comunali , ma, soprattutto, subirà una sorta di controllo dall’ alto : si dà il patrocinio ed il consenso ad organizzare gratis gli incontri, solo  se  quel che  l’associazione  propone risponde alla convalida del Sindaco e degli Assessori, altrimenti si paga ( 50 euro ogni due ore  nell’orario di apertura della biblioteca e 100 euro l’ora negli orari di chiusura)

L’ Associazione Apertamente Imperia ODV, come d’ altronde la maggior parte delle altre che operano sul territorio, è sorretta da volontari e volontarie, dal tesseramento e percepisce un minimo contributo fornito dal CSVPolis per i progetti presentati.


È chiaro, quindi, che avere l’opportunità di usufruire di uno spazio pubblico gratuito è vitale per le Associazioni, ma d’ ora in avanti …non sarà più possibile.

Inoltre, rispetto ad altre sedi la Biblioteca pubblica L. Lagorio, proprio per la sua centralità nel panorama culturale imperiese, ha una valenza unica.

Una città “moderna”, cui tanto ambisce il nostro sindaco, deve prevedere una circolazione, la più ampia possibile, di idee, spunti di riflessione e arricchimento personale.

Forse nessun luogo, in nessuna comunità, è cosi totalmente democratico come una biblioteca comunale.

L’ unico requisito è l’interesse.

Lady Bird Johnson.

              Il Presidente e il Direttivo dell’Associazione culturale ApertaMente Imperia ODV