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Personaggi Alessandrini: lo scenografo Carlo Leva

Lo scenografo Carlo Leva nasce a Bergamasco. Frequenta il Liceo Artistico collabora per diverse testate giornalistiche di carattere umoristico; si laurea a pieni voti scenografo alla fine degli anni quaranta  quando si presenta volontario sul set per le riprese de Le mura di Malapaga di René Clement.

Carlo ottiene una borsa di studio indetta dalla Rai, inizia il suo percorso nello spettacolo: sua grande passione la quale gli apre le porte all’Accademia del Cinema di Roma, s’improvvisa arredatore fin quando è notato per l’innata inclinazione al disegno.


Le figure umane, uscite dalle sue mani, hanno tratti or delicati or intensi sapientemente collocate, in una prospettiva tale da parer danzare leggere sulla bianca carta, una sensazione sapientemente dosata da incantare l’osservatore, tanto da entrare nel sospirato mondo della celluloide.

Ogni piccolo dettaglio è curato certamente con maestria, spontaneità poiché l’arte è improvvisazione, accompagnata dallo studio mirato.

Con queste premesse trova subito lavoro in qualità d’aiuto scenografo in varie pellicole fra cui Guerra e Pace di King Vidor, successivamente cura scene nonché costumi per il cinematografo, richiesto anche dalla televisione.

A Gino Brosio non sfuggono le sue attitudini, è chiamato in qualità di assistente dello scenografo per la lavorazione di Sodoma e Gomorra, successivamente è al fianco di Carol Reed, per proseguire la carriera con Sergio Leone nei film western: Per qualche dollaro in più, Il buono, il brutto, il cattivo per arrivare con C`era una volta il West del 1967, tutti accompagnati dalle deliziose musiche di Ennio Morricone.

Carlo con il suo talento ha prestato la sua opera in oltre un centinaio di titoli, responsabile delle scene per la Titanus, ha impegnato la sua matita per la Rai laddove ha curato l’arredo in molti spettacoli e/o sceneggiati adattati al piccolo schermo.

Attualmente risiede nel palazzo Marchionale di Bergamasco, acquistato negli anni 60, ora è un museo meraviglioso del cinema in cui sono presenti parecchi cimeli usati in suggestivi capolavori cinematografici, legati a film famosi; fra questi lo scudo di ferro usato da Clint Eastwod in Per un pugno di dollari; la borsa di Claudia Cardinale in C`era una volta il west, nonché altri oggetti impiegati ne La cena delle beffe.

Insomma è un luogo da visitare, grazie a Carlo Leva.

                                                                                                     Franco Montaldo

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