Venerdì 15 dicembre, alle 17.00. presso la Biblioteca comunale di Serravalle Scrivia potremo vivere il tempo d’Avvento con le profonde suggestioni di “Natale Asburgico. Atmosfere e sensazioni di festa in un racconto dal cuore antico d’Europa”, un evento di Patrizia Ferrando.

Natale è la festività probabilmente più intessuta di tradizioni e memorie nei calendari della nostra cultura, e, nonostante le derive consumistiche, ritorna ogni anno come un tempo un poco più lento, dove condividere è importante come i lumi accesi per i viaggiatori negli inverni senza tempo del passato e della fantasia. Natale significa sensazioni e racconti, un filo di profumi, sapori e gesti di matrice davvero europea, in cui gli usi italiani hanno trovato agevole incontro con quelli nordici, i simboli religiosi si affiancano alla fantasia dei bambini, l’eredità di una leggenda può luccicare come un semplice ornamento.


Seguire un sentiero natalizio attraverso l’antico cuore mitteleuropeo significa incontrare tutto questo, muoversi tra villaggi innevati e saloni da ballo, ascoltare canti celeberrimi o inconsueti, avvertire sentore di dolcezza di biscotti austriaci, caramelle ungheresi per decorare gli alberi, inebrianti tazze fumanti presso camini alpini o praghesi.

Significa, ancor di più, scoprire o riscoprire curiose storie.

‘Stille Nacht’, ad esempio, è un monumento per l’Austria, tanto che nel 2011 è stata inserita nel Patrimonio Immateriale dell’Unesco.

Esiste una vera e propria ‘Stille Nacht’ society, attiva tutto l’anno che promuove e veicola la storia della canzone di Natale più famosa al mondo.

Eseguita in innumerevoli versioni e lingue, riporta però alla quiete candida del paese di Oberndorf Bei Salzburg, il luogo in cui per la prima volta fu suonata più di duecento anni fa, nel 1818.

Nel fasto della corte viennese, invece, le festività natalizie furono indissolubilmente legate a Elisabetta d’Austria, memore delle origini bavaresi e del calore familiare, il cui compleanno cadeva il 24 dicembre e che teneva particolarmente agli alberi natalizi, ai doni e alle tavole che oggi sembrano fiabesche ispirazioni.

“Avvento, Avvento, una lucina risplende…” inizia un antico detto che viene recitato dai bambini ogni domenica d’Avvento prima di accendere una candela sulla corona. Questo è uno dei tanti piccoli e grandi riti che vengono tuttora celebrati nel “periodo più tranquillo dell’anno”, come viene affettuosamente chiamato il mese di dicembre.

Durante l’Avvento può capitare, però che bussino alla porta due persone molto speciali: il benevolo San Nicolò e il suo spaventoso compagno Krampus.  Verso i primi di dicembre, San Nicolò e i Krampus se ne vanno in giro assieme: Nikolaus per premiare i bambini buoni, i Krampus per punire quelli cattivi. Tradizionalmente ai bambini vengono dati dolciumi, arachidi e mandarini – ma per i più monelli ci sono sgridate e castighi, cari all’ironica iconografia delle vecchie cartoline.