Gli investigatori della sezione antidroga della Squadra Mobile della Questura di Alessandria, hanno tratto in arresto un giovane, classe 2002, dell’est Europa per spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’attività d’indagine è stata quella classica di chi opera in questo settore. La notizia che in una determinata zona della città ci fossero dei movimenti sospetti o che una persona avesse dei comportamenti di dubbia liceità, la conseguente attività di monitoraggio e osservazione, la conferma di un’attività delittuosa e l’operazione di Polizia per chiudere il cerchio.
Così è stato nei giorni scorsi quando i poliziotti diretti dal Commissario Capo, Dr. Riccardo CALCAGNO, sulle tracce di un possibile spacciatore, durante un appostamento lo notavano mentre consegnava qualcosa ad un altro uomo. L’intervento e il controllo dei due permetteva di accertare che il giovane dell’est Europa aveva appena ceduto un pacchetto con all’interno della sostanza compatta bianca che dalle analisi risultava essere cocaina per un peso di 10 grammi. Gli accertamenti susseguenti: perquisizione dello stesso giovane, della sua abitazione e del suo veicolo portavano al rinvenimento di un involucro contenente 16 grammi di hashish e di circa 5200 € di banconote di piccolo taglio nel suo alloggio, nel marsupio in suo possesso al momento del controllo circa 2400 € e nascosto nella parte sottostante il cambio della sua autovettura, all’interno di un pacchetto di sigarette, ulteriori 30 grammi di cocaina.
Raccolti tutti gli elementi i due controllati venivano entrambi arrestati. Il primo per spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, il secondo, colui che ha acquistati i 10 grammi di cocaina per detenzione ai fini di spaccio poichè l’acquisto non era finalizzato ad uso personale, ma ad una successiva vendita al dettaglio.
Le operazioni hanno avuto anche il prezioso contributo del cane Orso della Polizia Locale di Alessandria con cui è sempre viva una proficua sinergia lavorativa.
L’arresto del giovane dell’est Europa è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria che ha disposto, in attesa di giudizio, la misura degli arresti domiciliali con l’applicazione del braccialetto elettronico, per l’altro soggetto non sono state applicate misure cautelati in attesa del giudizio per direttissima.