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I Carabinieri di Imperia dicono no alla violenza di genere illuminando di arancione la caserma


Anche quest’anno il Comando Provinciale dei Carabinieri di Imperia, rilancia la campagna internazionale “Orange the World” promossa dall’Onu per sensibilizzare i cittadini sulla violenza di genere.

L’Arma dei Carabinieri, da sempre impegnata su tale tematica, ha aderito all’iniziativa e questa sera illuminerà di arancione la Caserma “Pietro Somaschini” di viale Matteotti, sede del Comando Provinciale. Il colore arancione, simbolo di un futuro senza violenza basata sul genere, è quello scelto per identificare le iniziative e le azioni di sensibilizzazione che dureranno fino al 10 dicembre con l’ultima giornata dedicata ai Diritti Umani. Data, quest’ultima, scelta per ricordare la proclamazione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione universale dei diritti umani, il 10 dicembre 1948.


L’adesione all’iniziativa vuole essere un messaggio per sensibilizzare ulteriormente la cittadinanza sull’attualità della tematica della violenza di genere, illuminando la sede istituzionale dalla quale molte vittime iniziano un percorso per la ricostruzione della loro persona e della loro vita, percorso che non può prescindere da un orientamento ed indirizzo che le Istituzioni devono il più possibile improntare all’accoglienza, all’assistenza ed alla protezione.

I Carabinieri di Imperia da anni collaborano con il locale Soroptimist Club in progetti volti ad incoraggiare le vittime di violenza a rivolgersi alle Forze dell’Ordine, sostenendole nel delicato e difficile momento della denuncia.

Nel 2016, nell’ambito del progetto “una stanza tutta per sé”, grazie al prezioso sostegno del Soroptimist Club di Imperia, proprio all’interno del Comando Provinciale è stata realizzata una stanza dedicata all’accoglienza delle vittime e dei loro familiari nel momento della denuncia, passaggio necessario del percorso verso la ricostruzione del rispetto e della dignità della persona.

Concepite per somigliare più ad un ambiente domestico che ad un freddo ufficio pubblico, questi ambienti permettono di accogliere con discrezione e calore le donne ed i minori vittime di violenza. È in tale contesto che personale qualificato ed opportunamente formato all’Isti, Istituto Superiore Tecniche Investigative dell’Arma, di concerto con figure professionali esterne, incontra le vittime e le accompagna passo dopo passo lungo un percorso volto a fare emergere situazioni di violenza quasi sempre reiterata, spezzando sin da subito quelle catene che spesso tengono legate vittima e carnefice, attraverso l’attivazione della procedura del “codice rosso”, gettando in tal modo le basi per un cammino virtuoso e sicuro verso la “normalizzazione” delle loro condizioni di vita.

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