Un successo il Consiglio comunale tematico “aperto” sulla ciclovia Tirrenica che si è svolto ieri sera, lunedì 2 ottobre a Diano Marina. Il Sindaco ha illustrato come le progettazioni relative ma soprattutto accessorie che cambieranno radicalmente il volto di Diano Marina. Tre gli interventi da parte del pubblico.
Diciamo subito che il lavoro ci sembra buono: salva i parcheggi e la ciclabile l’unico nodo è l’immissione in via Purgatorio. I mezzi dovranno transitare a passo d’uomo e forse per questo dovrebbe essere rialzato rispetto alla sede stradale. Certo in zona ci sono le scuole, ma in futuro saranno trasferite. Al mattino il problema non si pone perché i ciclisti sono davvero pochi, il problema potrebbe essere all’uscita ma in fondo si tratta di dieci minuti: i ciclisti se ne faranno una ragione.
Ma andiamo con la cronaca di quello che è successo ieri sera.
Il Consiglio comunale in adunanza aperta inizia con il ringraziamento del Sindaco Cristiano Za Garibaldi rivolto ai Capogruppo di opposizione per avergli dato la possibilità di illustrare le progettazioni in oggetto di consiglio, agli uffici, ai tecnici e al pubblico presente fisicamente e virtualmente. “La Ciclovia tirrenica rappresenta per il Comune di Diano Marina l’occasione di compiere la più importante rigenerazione urbana dagli anni ’60 a oggi, ricucendo il tessuto urbano attraverso una nuova viabilità, nuovi marciapiedi, nuovi arredi e piazze rigenerate” afferma il Sindaco in apertura.
Nel corso del Consiglio comunale vengono ripercorse tutte le fasi di attuazione del progetto Ciclovia tirrenica a Diano Marina, a partire dalla fine del 2016 quando è stata inaugurata la nuova tratta ferroviaria e gli obiettivi dell’Amministrazione comunale hanno iniziato a prendere forma. “L’abbandono dei vecchi sedimi aveva causato quella che al tempo definii ‘una ferita aperta’ sul nostro territorio e l’obiettivo dell’amministrazione dell’epoca fu quella di curare il prima possibile quella ferita attraverso una progettazione di rigenerazione urbana per la quale richiedemmo dei fondi” spiega Za Garibaldi, che in quel periodo era vice Sindaco. “Fu grazie all’aggiudicazione di un bando regionale, infatti” prosegue “che si riuscì a finanziare una parte dei lavori compiuti dal 2019 al 2021 davanti all’ex stazione e in Via Lucus Bormani”. L’excursus prosegue con la cronistoria progettuale passando dalla riqualificazione tramite una ciclabile urbana con Ciclovia tirrenica passante per la via Aurelia (2018) alla realizzazione del primo lotto di lavori (2019-2021), fino ad arrivare all’accordo con Regione Liguria per il passaggio della Ciclovia tirrenica sui vecchi sedimi, a patto di integrare il progetto regionale con quello comunale di riqualificazione urbana (2022).
Di particolare interesse il passaggio della presentazione relativo ai vincoli di varia natura che esistono sul territorio, a cominciare da quelli a tutela della sicurezza legati al piano di bacino, che impongono soluzioni tecniche che non aumentino le condizioni di rischio. “Abbiamo approfittato dei lavori in corso in zona via Purgatorio per mitigare le criticità territoriali con due nuove tubazioni per lo scarico delle acque bianche”specifica il Sindaco. Le tubazioni – in via Lucus Bormani, con scarico nel torrente Evigno e lungo l’ex sedime ferroviario, con scarico nel torrente Varcavello – hanno consentito di ridurre il rischio allagamento in via Cesare Battisti, storicamente soggetta a criticità per via della confluenza delle acque in caduta dalla zona di via Diano Castello.
Nel corso della serata sono interventi i Capogruppo di opposizione Francesco Parrella e Marcello Bellacicco, ai quali ha replicato il Sindaco come da scaletta. Tra gli argomenti di dibattito: le intersezioni tra pista ciclopedonale e viabilità, la deviazione del percorso della Ciclovia tirrenica dal sedime ferroviario in corrispondenza di piazza Mameli e la nuova viabilità in zona San’Anna.
I cittadini hanno preso parola alla fine del Consiglio comunale: in 3 hanno espresso i loro dubbi sul tema, confrontandosi con il Sindaco sull’uscita della Ciclovia tirrenica dall’ex sedime ferroviario in corrispondenza di Villa Scarsella, sulle rotonde che verranno a crearsi e sull’esempio della viabilità ridisegnata a Spotorno dopo lo spostamento della ferrovia. Durante il Consiglio comunale monotematico è emerso l’impatto turistico della Ciclovia tirrenica, il cui obiettivo è anche quello di intercettare i flussi ciclopedonali, che diventano a tutti gli effetti flussi turistici nel momento in cui penetrano nel tessuto commerciale dianese. A questo proposito sono allo studio nuovi pettini ciclabili di collegamento con il centro commerciale a sud ma anche con l’entroterra a nord, costituendo un importante collegamento con la costa, con i percorsi outdoor e con i comuni limitrofi.
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