Ai lettori non gliene fregherà una cippa lippa di quello che scriviamo oggi, ma lo facciamo soprattutto per testimoniare – a quei pochi interessati – di un mondo sempre più usa&getta che è profondamente cambiato rispetto al passato.

I giornali liguri (almeno quelli del Ponente ma non solo) a differenza di quelli Piemontesi, ma soprattutto a differenza di Oggi Cronaca pubblicano TUTTE (o quasi) le notizie che arrivano senza sceglierle: 70-80 comunicati stampa e articoli al giorno col risultato che gli articoli si sovrappongono e rimangono davvero poco in home page sfuggendo così ai lettori che non amano andare a frugare all’interno del sito.


Per avere notizie aggiornate – a differenza del Oggi Cronaca dove tutte le notizie SCELTE rimangono almeno 24 ore in Home e al lettore basta visitare una volta al giorno il nostro quotidiano per avere una panoramica di quello che è accaduto nelle ultime 24 ore – un ligure deve visitare un giornale online molte volte al giorno e questo porta più visite, più visualizzazioni e di conseguenza più introiti pubblicitari perché il giornale con più visite appare “più letto”.

Se fino a poco tempo fa i comunicati stampa in Liguria arrivavano con qualche giorno di anticipo e venivano pubblicati subito (col risultato che il giorno prima nessuno ‘parlava’ più dell’evento) chi li produce ha anticipato sempre di più l’invio dei comunicati fino ad arrivare al paradosso: adesso molti, in Liguria, i comunicati ai giornali li mandano il giorno stesso dell’evento al mattino per un avvenimento che accade alla 18 o a mezzogiorno per una alla sera. Oppure ti mandano una locandina senza testo, sperando che tu possa pubblicarla così senza nulla, e se vuoi del testo, tu, come i frati amanuensi del medioevo te lo devi ricopiare.

Fanno così per avere poche ore di visibilità sui quotidiani online liguri. A volte quando si ricordano è lo stesso comunicato inviato la settimana scorsa e già pubblicato. Questo obbliga il giornalista a rimanere sempre sul Pc a pubblicare notizie usa e getta che servono a pochi e solo per poche ore.

NON E’ QUESTO IL MODO DI FARE GIORNALISMO.

Chi scrive ha 45 anni di esperienza, di cui 20 al Gruppo Espresso e come Direttore di Oggi Cronaca, rifiuto questo modo di fare informazione. Preferisco quella di una volta dove l’articolo di un avvenimento viene pubblicato dalle 24 alle 36 ore prima così che il lettore abbia modo di vederlo. La vita non è solo frenesia, non è mordi&fuggi, è piacere di assaporare un concerto o un avvenimento, di gustare il piacere di esserci a quell’evento, di vivere.

Anche se so che questo modo cozza contro quello attuale, contro tutto il resto, e se farà diminuire i lettori, non importa, Oggi Cronaca continuerà nella sua linea editoriale.

NON PUBBLICHERO’ comunicati giunti in redazione di eventi in giornata: non siamo a vostra disposizione. Noi siamo un giornale diverso, all’antica che segue il lento scorrere del tempo perché il tempo per noi ha ancora importanza e visto che le ha è necessario utilizzarlo al meglio.

Non mi piace questo modo di fare giornalismo, dove tutto viene consumato troppo in fretta, dove i Social si sono sono sostituiti ai giornali e questi ultimi per avere notizie vanno sui Social e le copiano e poi le spacciano per originali e gli stessi quotidiani online sono diventati Social dove non hanno più una “Prima pagina” che cambia continuamente.

Su Oggi Cronaca l’articolo principale rimane lo stesso in home per 24 ore, come un tempo erano i quotidiani cartacei. Le notizie sono visibili 24 ore in home. Oggi Cronaca è la versione online VERA di un quotidiano cartaceo: cambia ogni 24 ore, non prima, non continuamente.

La gente non deve essere schiava delle testate: non deve collegarsi sempre a internet, allo smartphone per avere notizie, da noi basta una volta al giorno e se facciamo meno visualizzazioni ce ne faremo una ragione, così come ce ne faremo una ragione se le visite diminuiscono (ma il numero delle persone rimane lo stesso).

La vita è più sana se non rimaniamo sempre attaccati alla maledizione del telefonino se non siamo schiavi di questo aggeggio che ha rovinato usi e costumi di tanta gente, così come i Social.

Siano anacronistici? Non importa. Questo è il modo che io intendo di fare giornalismo. E a chi non piace, scelga pure altri giornali.

Angelo Bottiroli – Direttore di Oggi Cronaca