Nasce a Valenza all’inizio del 1800 da famiglia nobile, tenuto a battesimo dal primo martire dell’indipendenza italiana: Santorre di Santarosa

 Figlio di Ottavia Giuseppina, a sua volta discendente da Michele conte di Pinerolo nonché sorella di Santorre di Santa Rosa ha avuto un’esistenza di primo piano.


Il primo passo lo consegue con l’incarico di Prefetto nelle città di Forlì e Reggio Emilia.

Teodoro acquisisce ancor più il suo prestigio quando convola a nozze con la nobildonna toscana Eloisia Micali, figlia di Giacinto, a sua volta nipote di Giuseppe Micali, famoso storico.

Il Casato degli Annibaldi ha accreditato i be privilegi al par dei Sovrani pertanto è iscritto d’ufficio nell’Albo d’Oro della più elevata nobiltà appartenente al Colosseo, conservato in Campidoglio. Parecchi sono i personaggi importanti provenienti dal suo Casato, molti di essi accorpati nel XVI secolo, tanto da conglobare la dinastia dei Biscossi in seguito alle nozze di un Teodoro Annibaldi con Margherita Biscossi nobili, con il dominio sui territori di Pavia.

La famiglia, com’è consuetudine a quell’epoca, ha il ceppo a Roma sin dall’anno 942, secondo gli scritti i quali hanno annoverato personaggi di rilievo nella loro stirpe, vi sono uomini di cultura, di scienza, valorosi militari al servizio dei Visconti, dei Savoia: fra essi spiccano Santi come San Damiano, vescovo di Parigi, Santa Sibillina deceduta il 14.4.1347, tuttora venerata nella Cattedrale di Pavia.

                                                                                           Franco Montaldo