Ovvero Jolanda Rossini. Giovanissima manifesta inclinazione per il bel canto protende a diventare soprano: un’idea sostenuta anche dal Maestro Gianfranco Bottino di cui è stata allieva.
La lirica, per Jolanda, è un traguardo ben lontano dall’essere manifestato in quanto occorre lasciare Alessandria, un prospettiva ambita, ben lontana dalla possibilità d’essere sfruttata, pertanto s’accontenta l’impegnarsi .. nella musica leggera più velocemente raggiungibile, com’è riportato alla pagina 91 del testo Noi & la Musica di Ugo Boccassi e Franco Rangone, edito da Ugo Boccassi Editore.
Sedicenne calpesta le scene del Teatro Marini, accompagnata dall’orchestra di William Galassini, nello spettacolo Sotto a chi tocca: un invito a proseguire “sul pentagramma” per merito del successo ottenuto, un’occasione con cui si aprono le porte alla scuola del Maestro Giacomo Bottino
L’anno successivo, sotto la sua guida, per Jole è una buona raccolta di successi con i quali, seppure a livello locale, ottiene parecchi ingaggi nei vari spettacoli a cui partecipa, con il gradimento degli ascoltatori.
Valenza l’accoglie vittoriosa nel Festival delle voci nuove, Ovada le consegna il microfono d’oro, in volti e voci nuove riconferma il massimo consenso degli spettatori.
Il suo volto compare nelle televisioni, rappresenta egregiamente il Piemonte in voci e volti della fortuna, abbinata alla lotteria di Capodanno con la canzone Violette, scritta dal Maestro Bruno Canfora.
È una professionista ormai affermata, conosciuta dal grande pubblico, la sua voce è trasmessa alla radio, alla televisione è all’altezza d’affrontare il severo pubblico del teatro Ariston di Sanremo, conquistando sempre un’ottima posizione nelle edizioni a cui ha partecipato.
Propone Il tango della Gelosia nella trasmissione Canzonissima, lascia il palco l’ultima sera in quanto è diventata mamma.
La partecipazione al Primo festival della canzone italiana in Argentina, negli anni ’70, le permette ancora una volta d’essere accanto ai più noti nomi della canzone peninsulare, l’ultimo passo prima di dedicare il suo tempo esclusivamente alla famiglia.
Franco Montaldo