Tra i diversificati e numerosi ambiti nei quali può attuarsi l’azione di vigilanza e controllo della specialità Forestale dell’Arma dei Carabinieri, la verifica circa la corretta applicazione delle norme riguardanti la gestione dei rifiuti si conferma come uno dei principali obiettivi dei Carabinieri Forestali della Provincia di Alessandria. Per il primo semestre del 2023, il Gruppo Carabinieri Forestale di Alessandria, con le sue 9 Stazioni e l’unito Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale, ha fatto registrare un totale di 273 controlli in ambito rifiuti, eseguiti talvolta anche grazie alla proficua collaborazione dell’Agenzia Regionale Protezione Ambiente, distretto Alessandria-Asti, rilevando 30 illeciti amministrativi che hanno portato all’emissione di sanzioni per un totale di circa 78 mila euro; 19 le persone denunciate alla Procura della Repubblica per violazioni penali.

Tra le principali irregolarità riscontrate si va dall’abbandono di rifiuti, molto spesso attuato da privati cittadini soprattutto in aree rurali e boscate nel tentativo di nascondere l’illecito commesso, fenomeno riscontrato principalmente nel gaviese, alla più grave gestione (intesa sia come attività di raccolta e/o trasporto e/o trattamento e/o smaltimento) illecita di rifiuti da parte di ditte e imprese che operano in assenza delle previste autorizzazioni oppure in totale difformità da esse. Quest’ultima violazione viene riscontrata con più frequenza nelle città della Provincia maggiormente industrializzate, dove inevitabilmente aumentano le probabilità di rilevare illeciti penali relativi ai rifiuti. Recentemente nel tortonese, i Carabinieri Forestali hanno individuato diverse imprese dedite alla gestione illecita di rifiuti speciali, nella maggior parte dei casi costituiti da veicoli fuori uso e parti di veicoli derivanti da attività di recupero/trattamento non autorizzati.


Il quadro normativo oggi in vigore permette fortunatamente non solo di rilevare l’illecito, sia esso amministrativo o penale che i diversi Reparti dei Carabinieri Forestali del territorio contestano ai responsabili sulla base del più generale principio “chi inquina paga”, ma vengono anche avviate le previste procedure affinché i rifiuti siano opportunamente rimossi e lo stato dei luoghi ripristinato.