La cerimonia e iniziata alle ore 10.45 con l’adunata dei partecipanti in piazzo Roma dove è ubicato il monumento ai caduti del mare, inaugurato dai soci il 27 ottobre del 2006, presenti l’assessore ai lavori pubblici Luigi Bonetti, il Capitano di Fregata Gianluigi Arzani agenti della guardia di finanza di Tortona, rappresentante del comando dei vigili urbani e le associazioni darmi, le crocerossine, soci e cittadini Tortonesi.
Alle 11.00 l’alza bandiera accompagnato con l’inno di Italia, la deposizione di una corona di alloro al monumento ai caduti con la canzone del Piave, e il silenzio, al termine è stata recitata la preghiera del marinaio.
La cadenza della cerimonia è stata accompagnata da rituali comandi del fischietto del nostromo Ruggiero Rizzi.
Come di consueto le orazioni di rito, ha preso la parola il Presidente Giuseppe Calore ricordando le origine della festa della marina e la partecipiamone della marina militare a difesa e a sicurezza degli interessi nazionali anche in tempi di pace, non ultimo la liberazione della nave turcaGalata Seaway, presa in ostaggio da 15 clandestini, che chiedevano di essere sbarcati, sono intervenuti gli uomini del reparto del battaglione San marco, che calatosi da 2 elicotteri hanno liberato la nave.
Il Comandante Arzani ha ripercorso la storia della istituzione della festa della marina con la quale si ricorda il 10 giugno del 1918, L’impresa di Premuda quando con una intrepida azione navale compiuta dai MAS 15 e 21 agli ordini del capo sezione Luigi Rizzo e rispettivamente comandati da Armando Gori e Giuseppe Aonzo che, all’alba del 10 giugno 1918, in piena prima guerra mondiale, penetrarono di nascosto tra le unità di una formazione navale nemica diretta al canale d’Otranto, riuscendo a silurare e ad affondare la corazzata SMS Szent István (Santo Stefano). Nell’azione venne colpita da un siluro anche la corazzata gemella Tegetthoff.
Un saluto dell’assessore Lugi Bonetti a ricordare tutte le iniziative del gruppo sempre presente alle manifestazioni cittadine.
Il Presidente Giuseppe Calore