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Giornata Vittime Amianto: l’Azienda Ospedaliera di Alessandria al convegno di Broni

“Mesotelioma Pleurico. Percorsi di cura nelle aree ad alta incidenza” è il titolo del convegno che si terrà, venerdì 28 aprile, a Broni nella Sala Civica “Pietro Campora” della Biblioteca Comunale del Centro Culturale Polifunzionale.

L’appuntamento, che si svolge “simbolicamente” durante la giornata dedicata alla memoria delle vittime dell’amianto e in una area in cui l’incidenza di patologie amianto correlate è tra le più alte in Italia, è organizzato in collaborazione tra Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo, ASST Pavia, ATS Pavia, Azienda Ospedaliera di Alessandria, Asl Alessandria, Comune di Broni, Associazioni e società scientifiche in prima linea nella gestione dei pazienti.


«L’attenzione sul tema patologie da amianto, negli ultimi anni, è ovviamente scemata, a fronte della pandemia che ha polarizzato la politica sanitaria – spiegano gli organizzatori del convegno -. Per questo si vuole riaccendere l’attenzione su questa tematica, ripercorrendo le tappe passate, con i protagonisti delle istituzioni (sarà presente l’ex ministro Renato Balduzzi), e delle forze sociali/strutture sanitarie più impegnate nella lotta al mesotelioma, analizzando il presente e gettando le basi per sforzi futuri, al fine di migliorare e uniformare i percorsi di diagnosi e cura e incentivare la ricerca sul mesotelioma».

Nelle aree in cui l’amianto veniva lavorato, come Casale Monferrato e Broni, questo tumore continua ad avere un’incidenza paragonabile a quella dei “big killer” anche dopo oltre 30 anni dalla chiusura delle fabbriche. Nonostante gli sforzi delle istituzioni per affrontare il tema amianto-mesotelioma a livello nazionale e delle società scientifiche per uniformare il trattamento tramite la definizione di linee guida specifiche, i percorsi assistenziali sono ancora molto disomogenei sul territorio e i modelli di presa in carico globale limitati a poche realtà.

Il mesotelioma pleurico è il tumore sentinella della esposizione all’amianto. La prognosi è severa e le opzioni terapeutiche sono ancora molto limitate, nonostante la recente approvazione dell’immunoterapia, indicata solo in un sottogruppo ristretto di pazienti. Per la maggior parte dei pazienti affetti da questa patologia, infatti, la chemioterapia insieme a radioterapia e in qualche caso la chirurgia continua a rappresentare il principale strumento terapeutico. Per questo motivo è importante una presa in carico del paziente e della famiglia per un percorso multidisciplinare che include le terapie di supporto.

Nel corso del convegno verranno presentati i percorsi assistenziali presenti nelle provincie di Alessandria e Pavia, e le linee guida nazionali di AIOM per la cura del mesotelioma. Si farà inoltre il punto su quanto si sta facendo a livello regionale, sul tema della ricerca e sul ruolo fondamentale delle associazioni di pazienti.

A rappresentare l’Azienda Ospedaliera di Alessandria saranno Valter Alpe, direttore generale, Marinella Bertolotti, epidemiologa responsabile del Centro Regionale per la ricerca sorveglianza e prevenzione dei rischi da amianto, e Federica Grosso, direttore della SSD Mesotelioma e responsabile scientifica del convegno con Paolo Pedrazzoli del Policlinico San Matteo di Pavia.

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