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Serata di cultura ed intrattenimento con Alan Zamboni alla Fondazione CR di Tortona


   Davvero fortunati i cittadini tortonesi, che da tempo hanno imparato ad approfittare ed apprezzare le sempre più numerose occasioni di incontro e di divulgazione culturale ad alto livello che la loro città offre puntualmente!  Ancora una volta, nella serata di venerdì 24 febbraio, grazie al prezioso contributo di Rotary Club Tortona Distretto 2032 e della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, che ha messo a disposizione  la sua Sala Convegni,   un folto pubblico di giovani ed adulti, curiosi ed esperti (comprese noi otto, studentesse del plesso “Carbone”, …..questa volta in veste di hôtesses d’accueil), ha assistito, ma dovremmo veramente dire “ha gustato” la verve e l’ironia spumeggiante di un personaggio eclettico ed imprevedibile, autore ed interprete di uno spettacolo che sarebbe riduttivo definire “monologo teatrale”: vero one-man show, di colto e raffinato intrattenimento scientifico e filosofico: Fallisci ancora. Fallisci meglio. Il racconto dei fallimenti che hanno cambiato la storia dell’Umanità.

   Creatore e voce narrante è Alan Zamboni, classe 1971, ingegnere civile che vanta una laurea in Lettere Moderne; artista poliedrico e seguitissimo divulgatore scientifico, oltre che musicista e autore di libri, dischi e spettacoli teatrali, che scrive ed interpreta sapientemente mescolando letture, aneddoti, poesie e canzoni.  Non sazio di una variegata serie di esperienze in vari ambiti culturali, che gli sono valsi premi e prestigiosi riconoscimenti internazionali, Zamboni ha creato anche il canale YouTube di divulgazione scientifica Curiuss,  ha magistralmente “raccontato” in musica e on line Van Gogh ed infine, eccoci  alla nostra serata,  ha affabilmente dimostrato al pubblico che “…sbagliando si impara” (con buona pace di noi studenti) e l’apparente logica “inversa”, secondo la quale “un fallimento può essere il primo passo per la riuscita” è legge che sottende il Progresso. Casualità avversa, inesperienza, timori ed aspettative rendono quasi goffi, “umani” e “più simpatici” gli scienziati ed esploratori raccontati da Zamboni, che vedono fallire le proprie aspettative e, proprio grazie a ciò, spianano la strada al futuro.