I volontari vi aspetteranno per raccontarvi una storia per ognuna delle quattro chiese (le tre parrocchiali della Comunità Pastorale Madre Teresa – Novi Ligure e la Pieve di Novi Ligure) che, oltre alla Chiesa Collegiata, sono le Antiche chiese di Novi Ligure di cui ci occupiano.
È un dono che vogliono offrire a tutte e tutti per conoscere qualcosa in più, tra storia, arte e fede, delle radici della comunità.
Questa la loro idea per noi:
“Cominciamo il 12 marzo da S. Andrea, la “chiesa di Porta Genova”: dopo la Messa delle ore 10 (indicativamente alle 10.45) inizieremo il racconto di storia e bellezza custodite in questo edificio sacro, partendo dell’altare di S. Giacinto fino a quello principale, in marmo, arrivato da Genova.
Il 19 marzo saremo a S. Pietro, la più “vaticana” tra le chiese novesi: dopo la Messa delle 10.30 (indicativamente alle 11.15) racconteremo il legame tra questo edificio e S. Giuseppe, proprio nel giorno (il 19 marzo) in cui a calendario cade la sua festa.
Sabato 25 marzo, Festa dell’Annunciazione, nella Pieve di Novi Ligure, alle 11.30, poco prima della preghiera dell’Angelus, don Fabrizio Pessina e noi cercheremo nell’affresco datato 1474 i significati simbolici che rimandano al tema della maternità (quella della Vergine Maria, e non solo).
Il 26 marzo, a S. Nicolò, dopo la Messa delle 11, racconteremo come, a cavallo tra XVII e XVIII secolo, questa chiesa si sia “mangiata” un’intera piazza e di come questo progetto architettonico ambizioso e innovativo abbia rischiato di rimanere incompiuto.
Per quanto riguarda la Chiesa Collegiata, essa è stata scelta, assieme all’Oratorio della Maddalena, da studentesse e studenti dell’indirizzo Turistico Novi Ligure CB dell’Istituto Ciampini Boccardo di Novi Ligure.
(che da anni collabora con la Diocesi di Tortona in un progetto riguardante il Museo Diocesano e i beni culturali della Diocesi) per la “Lunga notte delle Chiese” che si svolgerà il 9 giugno prossimo: in tale occasione, quindi, avremo modo di conoscere per bene anche questi altri due gioielli di questa città.”