Uno splendido viaggio attraverso i percorsi che Danila Allaria e Ivano Ferrando descrivono per scoprire o riscoprire la Val Roia partendo sempre da una delle stazioni della “Ferrovia delle Meraviglie”, la storica linea Cuneo-Ventimiglia, parte integrante della storia del territorio e delle sue infrastrutture. I relatori che hanno creato una splendida guida illustrano numerosi e particolareggiatissimi itinerari per assaporare l’unicità dell’ecosistema di una delle zone più accattivanti del territorio delle Alpi del Mare. Si potranno apprezzare le bellezze naturali, archeologiche ed architettoniche di cui è ricca questa stupenda e misconosciuta valle, impreziosite dagli eventi storici che l’hanno attraversata.
Danila Allaria e Ivano Ferrando sono due amanti della natura appassionati studiosi e documentaristi di flora e fauna sia di luoghi lontani (Islanda, Paesi scandinavi e isole: dalle Faroer alle Orcadi) e del nostro retroterra. Danila è laureata in biologia ed ha a lungo insegnato scienze negli Istituti della nostra provincia. Entrambi escursionisti di lunga data hanno pubblicato nel 1983” Guida alla Val Roia “, e nel 2018, in collaborazione con l’ Istituto Studi liguri, ‘Il mondo di Bicknell nella valle delle Meraviglie e dintorni. Incisioni rupestri, flora, fauna e paesaggi. Ultima fatica letteraria del 2020 il libro” In treno e a piedi alla scoperta della Val Roia 30 itinerari escursionistici.
In questa eccezionale guida non solo si propongono di descrivere dei percorsi che hanno sempre come base di partenza una delle stazioni della ‘Ferrovia delle Meraviglie ’ ma anche di difendere, valorizzare e far conoscere la storica linea Cuneo-Ventimiglia, nonchè ”rinsaldare quell’indissolubile binomio fra valle e ferrovia”. La guida contribuì a sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema tanto che nel 2020 il ”Treno delle Meraviglie” vinse il Concorso FAI “Luoghi del cuore”. Interessante la costante attenzione non solo alla flora e alla fauna ma anche alla storia e all’arte dei luoghi.
La Val Roia, abitata fin dal neolitico, conserva memoria degli abitanti dell’età del ferro e del bronzo, ma anche dei Celti e dei Liguri. In epoca romana una strada da Borgo San Dalmasso risaliva la valle Vermenagna fino al colle di Tenda e ridiscendeva lungo il fiume Roia per ricongiungersi ad Albintimilium alla via Julia Augusta. Successivamente la zona subì le alterne vicende dei conti di Provenza e di Ventimiglia (famosa la famiglia Lascaris). Nel 1782 Vittorio Amedeo III di Savoia per incrementare i traffici con Nizza costruì la rotabile del colle di Tenda, attraverso la quale passarono i rivoluzionari di Napoleone. Tra il 1880 e il 1890 tutta la zona fu interessata da imponenti lavori di fortificazione Nel 1928 fu conclusa la costruzione della ferrovia. Nel 1947 molti territori, ricchi di installazioni idroelettriche furono annessi alla Francia.
Tutta la valle conserva tangibile memoria di questi eventi storici: musei (famoso quello di Tenda), edifici religiosi (notevole la chiesa di Nostra Signora di di Fontan a Briga con affreschi del Canavesio), interessanti ruderi di edifici pubblici e di antiche miniere.