Site icon Oggi Cronaca

Sta nascendo un nuovo bosco a Valenza: è quello dei neonati!

La Festa dell’albero è una delle più antiche celebrazioni della storia dell’umanità: fin dai tempi dei Romani, agli alberi e ai boschi venivano attribuite funzioni legate al culto e alla divinazione. Eventi pubblici di messa a dimora di alberi erano consueti, così come, in tempi ancora più remoti, avveniva nella Grecia Antica.

Lucarie erano le feste romane dedicate alle divinità boschive e le relative spese erano sostenute col ricavato del taglio dei boschi sacri.


Nei secoli successivi il bosco diventa una risorsa economica e di sostentamento di primaria importanza: fornisce legna, selvaggina e i suoi preziosi frutti. I boschi di castagno sono sempre più diffusi: dalle castagne si ricava una farina che dà un pane scuro che scalda gli inverni dei meno abbienti.

Tra il XIII e il XIV secolo, alcuni feudatari, come Matilde di Canossa, emanano disposizioni di controllo sui tagli boschivi: non sono l’espressione di una coscienza ecologista nel senso moderno del termine, ma un tentativo di preservare la risorsa forestale per il ruolo economico che riveste.

Purtroppo, con l’inizio dell’età Moderna, prende il via un’estesa attività di disboscamento finalizzata a lasciare spazio ai coltivi e ai nuovi insediamenti urbani.

Bisogna arrivare alla fine del XIX secolo, perché si presenti la necessità di educare la popolazione al rispetto degli alberi, anche attraverso l’istituzione di una giornata celebrativa. A seguito di un evento calamitoso che ha colpito il Nord America nella seconda metà dell’Ottocento, il Governatore del Nebraska pensò di dedicare un giorno all’anno alla messa a dimora di alberi, per far fronte alla grave perdita di patrimonio forestale, ma anche per creare una consapevolezza ecologica nella popolazione. Nacque così l’Arbor Day, che non tarda ad avere i suoi estimatori anche in Europa.

In Italia la prima festa dell’albero fu celebrata nel 1898 per iniziativa dell’allora Ministro alla Pubblica Istruzione. La festa fu istituzionalizzata nel 1923 dalla legge forestale proprio con la volontà di indirizzare i giovani al rispetto per la natura e all’amore per gli alberi, e nel 1951, una circolare del Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste ne fissò la data al 21 novembre.

Negli anni successivi la celebrazione si svolse con regolarità e oggi le sue finalità istitutive sono di grande attualità, così come la sua funzione sociale: è uno strumento indispensabile per rafforzare la coscienza ecologica nelle nuove generazioni chiamate ad affrontare emergenze ambientali sempre più grandi.

Con la Legge n. 10 del 2013,“Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani”,il 21 novembre di ogni anno viene celebrato quale “Giornata nazionale degli alberi” al fine di perseguire la valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio arboreo e boschivo.

Inoltre una legge nazionale del 1992 stabilisce che i Comuni devono provvedere alla messa a dimora di un albero per ogni neonato registrato: purtroppo, però, questa norma non sempre ha trovato la sua corretta applicazione… Fa eccezione il Comune di Valenza, che fino allo scorso dicembre ha ospitato la sede legale dell’Ente di gestione delle Aree protette del Po piemontese. Consapevole dell’importanza della risorsa naturalistica e fruitiva offerta della presenza del Parco al territorio comunale, l’amministrazione valenzana ha aderito alla Giornata Nazionale dell’Albero, oltre ad avere individuato su una proprietà comunale un’area dedicata proprio alla creazione del Bosco dei Neonati.

Il Comune di Valenza ha inteso dar vita al Progetto di “Boscourbano” quale strumento di unione diretta tra lo spazio abitato e l’ambiente naturale, creato con lo scopo di accrescere, soprattutto nei giovani, la conoscenza e il rispetto della natura e della biodiversità.

Il Bosco dei Neonati, situato all’interno del Parco Naturale del Po, è suddiviso a settori, ognuno dei quali rappresenta un preciso anno, a breve riconoscibilegrazie anche ai cartelli esplicativi in fase di allestimento.

I primi alberi, tutti rigorosamente di specie autoctone, sono stati messi a dimora da parte di una scolaresca durante la giornata degli alberi del 2011: dunque il settore più antico ha oltre 10 anni!

La piantumazione degli alberi, così come le cure colturali, sono stati affidate al personale specializzato dell’Ente-Parco per favorire il naturale sviluppo delle piante e preservare la loro integrità da malattie.

A distanza di alcuni anni dal primo impianto, appare evidente la valorizzazione dell’area oggetto dell’intervento, che è stata inserita tra i percorsi fruibili dai visitatori del Parco del Po: un’area verde immersa nella natura del Po con un grande significato per la popolazione valenzana, oltre a costituire un esempio da seguire per le altre amministrazioni comunali.

Exit mobile version