Il rifacimento totale della via Giuseppe Di Vittorio, detta da sempre “ra strà d’ra paserèla”, si è completato con la piantumazione degli alberi. Dopo la ricostruzione dei marciapiedi, degli allacciamenti sotterranei (acquedotto e fognatura), del fondo e del manto stradale, dell’impianto di illuminazione e dopo tante sterili, inutili e strumentali polemiche da parte di alcuni consiglieri di minoranza, i lavori si sono conclusi, così come previsto dal progetto, con la messa a dimora di 35 splendidi aceri, già dotati di un tronco corposo di oltre due metri e di un fitto apparato di rami.

L’agronomo che ha seguito il progetto, fra molte varietà di piante “papabili”, ha consigliato l’ acer campestre, una varietà di acero molto apprezzata. Si tratta di piante   ben ramificate, con foglie palmate a lamina espansa, che in autunno si colorano di un giallo splendente. Questo tipo di acero si adatta ai terreni argillosi come il nostro ed è una specie a lenta crescita. Il portainnesto, della stessa specie, comporta un altrettanto lento sviluppo dell’apparato radicale. E questo è molto importante, per la “tenuta” dei marciapiedi della via.


Ovviamente si è cercato di fare, come sempre, scelte meditate e lungimiranti, nell’ottica della prevenzione,  per conciliare funzionalità e bellezza.

                                                                                                    Marialuisa Ricotti