Al termine di accurate indagini gli investigatori della Polizia di Stato coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vercelli, sono riusciti a risalire all’identità del motociclista che nel tardo pomeriggio del 26 Agosto scorso, all’interno dell’area di servizio Sesia Est, comune di Prarolo (VC), sita sull’autostrada A/26 Genova – Gravellona Toce, era scappato per sottrarsi ad un controllo.

Nell’occasione il motociclista, fermo, seduto sopra un T-Max, alla vista della pattuglia della Sezione Polizia Stradale di Alessandria – Sottosezione di Casale Monferrato, aveva indossato velocemente il casco ed era partito compiendo manovre in contromano per guadagnare l’uscita.


Iniziava un inseguimento, coordinato della Centrale Operativa Autostradale di Torino, che si protraeva per oltre 20 minuti, con il ragazzo che, dopo altre manovre pericolose ed aver percorso contromano anche l’intersezione con l’autostrada A/4 Torino Milano, aveva fatto perdere le sue tracce.

I dati del motoveicolo, risultato rubato qualche giorno prima in provincia di Varese e altri indizi che nel frattempo gli investigatori della Polizia Stradale di Casale erano riusciti a mettere insieme, anche rispetto ad altri fatti criminosi di cui l’utilizzatore di quel motociclo si era reso protagonista nella zona di Rho (MI), consentivano di dare un nome e un cognome al fuggitivo, un giovane residente e nato a Rho già noto alle forze dell’ordine.

Immediata la segnalazione all’Autorità Giudiziaria di Vercelli per i reati di ricettazione e resistenza a Pubblico Ufficiale e l’intensificazione delle ricerche per rintracciarlo anche in campo internazionale.

Il ragazzo veniva quindi, fermato ed arrestato in Francia l’8 ottobre 2022 (nei pressi di Cannes in Costa Azzurra), dopo aver speronato, alla guida di un pick-up rubato, le auto della Gendarmeria Nazionale poste a sbarramento in un posto di controllo.

Le accuse a lui rivolte dalla Autorità Giudiziaria francese: tentato omicidio di un pubblico ufficiale.

Grazie alla preziosa attività del Centro di Cooperazione Internazionale di Polizia gli investigatori italiani riuscivano ad avere un proficuo scambio di informazioni con i colleghi francesi e a  raccogliere nuovi elementi a suo carico per circostanziare meglio  le responsabilità in Italia.

All’episodio accaduto in Francia, peraltro caratterizzato anche da svariati colpi di arma da fuoco esplosi dai Gendarmi, gli organi di stampa locali e nazionali d’Oltralpe hanno dato ampio risalto.

La Polizia stradale di Casale comunque, oltre agli aspetti penali, ha rilevato e contestato al ragazzo, che guidava senza patente, una serie di illeciti amministrativi per le infrazioni al Codice della Strada commesse durante l’inseguimento, per un ammontare che vanno da un minimo di € 7.800,00 ad un massimo di  € 41.500,00.

Sono ancora in corso accertamenti per verificare se nel pomeriggio del 26 agosto il ventenne si è reso responsabile di altri eventi criminosi nel casalese. 

Si ricorda che il procedimento è nella fase delle indagini preliminari. Pertanto vige la presunzione di non colpevolezza, sino a sentenza definitiva.