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Personaggi Alessandrini: Filippo Guasco di Solero

Nasce a Solero ama ogni forma d’arte sostiene gli artisti a trecentosessanta gradi, lui stesso recita studia fisica architettura meccanica: la modernità in persona 

Filippo ama l’arte nelle sue più svariate impensate forme, è patrocinatore di parecchi artisti del suo tempo, allaccia buoni rapporti con personaggi estrosi di talento.


La pittura, l’architettura sono al centro dei sui interessi, senza tralasciare la musica del resto, con il suo forte interessamento per l’arte dei suoni, propone il primo teatro, a gestione privata, in Alessandria, aperto non solo alla nobiltà, piuttosto a tutti gli appassionati di musica, meglio se competenti.

Ogni fase per l’edificazione del suo contenitore culturale è stata da lui vagliata, ponderata, esaminata è andato alla ricerca di architetti specializzati del settore, con essi ha curato ogni dettaglio, anche il meno significativo.

Durante la costruzione ha esternato parecchie profonde conoscenze, ha dimostrato l’abilità singolare nella scelta di progettisti, artisti seguito, sostenuto fermamente dal marchese Guarnero Guasco: insieme hanno seguito il percorso giusto nella recluta dei migliori musicisti, cantanti, macchinisti, ecc…

La sua meticolosa ricerca ha aperto le porte della città a parecchi lavoratori dello spettacolo, in particolare strumentisti, inservienti per presentare agli alessandrini spettacoli di notevole spessore culturale, laddove s’evidenzia la sua innata sensibilità.

Egli non s‘accontenta d’ascoltare, sale sul palco, recita con attori fra i più famosi; lui stesso è artista completo, si dedica all’architettura, alla musica, alla pittura, con risultati sorprendenti.

Filippo ha escogitato un sistema per lavorare l’avorio dopo aver ammorbidito le sue potenzialità per renderlo malleabile nella scultura, nell’incisione, ecco un concreto saggio in cui ha concretizzato, impegnato il suo sapere, dalla fisica alla meccanica, “nella pratica quotidiana” senza difficoltà.

Le notizie sulle sue abilità sono giunte a corte, è accolto dal Sovrano il quale gli ha affidato l’incarico di rivedere l’apprendimento scolastico dei giovani, nei vari istituti di formazione piemontesi.

Ventunenne convola a nozze con Angela Margherita Cuttica dei marchesi di Cassine, un matrimonio seppure sontuoso non ha la meritata fortuna.

La sua giovane esistenza si ferma al compimento del cinquantaduesimo anno d’età; lasciando un rimpianto nella nostra città, in particolare nella sfera di tutta l’arte alessandrina. 

                                                                                           Franco Montaldo

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