La positiva modifica dell’articolo 19 della legge 157/92 in Manovra è un passo importante nel contrasto alla fauna selvatica in Italia. Le infinite sollecitazioni di Cia-Agricoltori Italiani al mondo politico in questi anni hanno portato a un primo risultato tangibile che trova soddisfazione nel settore primario.

La novità importante della revisione della legge riguarda l’inclusione delle finalità di tutela che riguardano la biodiversità, l’incolumità pubblica e la sicurezza stradale, oltre alla possibilità per le Regioni di intervenire anche nelle zone vietate alla caccia, incluse aree urbane e aree protette. Si esprime soddisfazione anche per l’incremento del fondo per i risarcimenti all’aziende che hanno subito danni da fauna selvatica (500mila euro), tuttavia si auspica che questi ristori siano presto implementati perché ben al di sotto delle attuali stime, che si aggirano sui 150 milioni di euro.


Commenta la presidente provinciale Cia Alessandria Daniela Ferrando: «È un primo segnale, ma il lavoro da fare resta tanto. Abbiamo bisogno di una veloce emanazione del Piano straordinario nazionale di gestione e controllo che dovrà avere una ricaduta nelle singole Regioni dove la questione cinghiali è diventata insostenibile e ha provocato ingenti danni alle coltivazioni, agli allevamenti e alle strutture agricole, il Piemonte primo tra tutti considerata l’emergenza Psa».

La modifica alla Legge arriva all’indomani della conferenza stampa interregionale Cia Piemonte e Liguria svolta a Genova sull’immobilismo in relazione alla gestione della gravità della Peste suina africana. La registrazione è visibile sul sito www.ciaal.it e sul canale YouTube Cia Alessandria.