“Occorre intervenire con idonee iniziative per risolvere le criticità esistenti presso il Pronto soccorso dell’ospedale Borea di Sanremo.
In particolare, nel reparto è presente una ‘zona di osservazione protetta’ con 12-14 letti, che però arrivano talvolta a ospitare fino a 20-25 pazienti in spazi ridotti in attesa di ricovero. Molti sono pazienti cronici e che non hanno possibilità di trovare un’alternativa sul territorio. Gli accessi giornalieri in questo periodo sono un centinaio, arrivando a 40mila all’anno considerando i picchi estivi. Gli operatori sanitari devono fare turni sfibranti e le difficoltà sono state aggravate dalla pandemia da Covid 19. I medici sono soltanto quattro, compreso il primario, di cui uno in forza al 118, che fanno turni sulle 24 ore. Altri 5 medici ‘a gettone’ sono forniti da una cooperativa, cui è stata affidata la sala per le ‘minori complessità’. L’assessore alla Sanità oggi in consiglio regionale ha risposto all’interrogazione della Lega spiegando sostanzialmente che, in tema di carenza di medici di emergenza-urgenza, l’Asl 1 paga un pegno maggiore rispetto agli altri territori della Liguria in quanto meno attrattiva rispetto ad altri territori liguri. L’Asl 1 ha cercato di risolvere la situazione, utilizzando perfino delle cooperative. Anche se i turni di pronto soccorso vengono garantiti, quelli di Imperia e Sanremo sono oggettivamente in difficoltà. Occorre quindi continuare a cercare personale, che deve avere un numero congruo, pure attraverso convenzioni tra Asl liguri, in particolare tra Asl 1 e Asl 2. Ringrazio l’assessore per la risposta. Non ci sono soluzioni per risolvere a breve termine, ma occorre continuare a impegnarsi e a lavorare per migliorare la sanità sul nostro territorio”.
Lo ha dichiarato il consigliere regionale della Lega Mabel Riolfo.