Alessandria dona l’esistenza ad Umberto Antonioletti nel 1898, personaggio di spicco per la sua profonda cultura economica
Diciannovenne termina le scuole superiori per essere chiamato subito in trincea a difendere la Patria, durante il grande conflitto, nel ruolo di soldato semplice.
Il termine della guerra segna un periodo non certo fra i migliori, Umberto riesce, nonostante le difficoltà, a frequentare la prestigiosa Scuola Universitaria Bocconi, ad indirizzo economico, di Milano.
La laurea, conseguita in breve tempo a pieni voti, è il principio d’una posizione ragguardevole, tale da essere ricercato con un rilevante incarico dal principale Marchio alessandrino: la Borsalino.
La Dirigenza dell’azienda lo individua fra gli elementi migliori, è accolto al vertice, con impegni di rilievo, ove una carriera d’eccellenza l’attende, tanto da essere inserito nel consiglio dirigenziale, proprio accanto al Senatore Teresio Borsalino, successivamente è al fianco di Teresio Usuelli.
Il periodo della seconda guerra mondiale rivede Umberto nuovamente al fronte, è valoroso combattente, dimostra bravura, per essere congedato con il grado di Capitano del Genio Pontieri.
Ritornato al proprio lavoro ha provveduto alla sistemazione dell’organico, proponendo al Consiglio d’Amministrazione una casa per ogni dipendente, da edificare s’un terreno, il più vicino possibile, al posto di lavoro, proprio per creare minori disagi alle maestranze.
Il suo pensiero corre al tempo libero dei lavoratori, delle loro famiglie con la fondazione del Dopolavoro, dotato sia di locali al chiuso ove c’è spazio per momenti culturali quali: letture, recite, musica, ecc..; come per attività sportive esercitate all’aperto, di queste: ecco l’ippodromo riservato sia alle corse al trotto sia per percorsi in bicicletta, s’è ricavato un piccolo campo da golf, si pratica il tennis a livello amatoriale … e … non solo!
Su questo profilo ha continuato a collaborare con la Famiglia Borsalino, sino al decesso avvenuto nel 1967.
Franco Montaldo