Il caro bollette è un problema che affligge i consumatori. Gli aumenti in bolletta sono una preoccupazione per le famiglie e i rincari della luce possono destabilizzare il bilancio familiare. Una bolletta salata in un nucleo familiare, specie se composto da più persone, può comportare sacrifici e rinunce; da tenere in considerazione poi che laddove siano presenti in casa bambini e adolescenti crescono le esigenze di consumo in vista delle abitudini di questi. Le soluzioni per non ricevere una bolletta particolarmente salata esistono. Come prima cosa è bene prestare attenzione e scegliere un fornitore che offra un servizio ottimale e che si dimostri trasparente e competitivo sulle tariffe per l’energia elettrica

In questo articolo vogliamo fare una panoramica sul tema. In particolare, forniremo qualche suggerimento per imparare a leggere correttamente la bolletta della luce, così che si possano avere le idee chiare circa i propri consumi. Chiuderemo poi con qualche consiglio utile che potrà aiutarti a ridurre il costo della bolletta della luce.


Come leggere la bolletta

Leggere la bolletta della luce è meno facile di quanto si creda in quanto è scritta in maniera complessa e riporta un grande numero di voci. Abbiamo, per questo motivo, scelto di riportare alcune delle voci presenti in bolletta dandone una facile definizione. Questi sono:

  • Spesa per la materia prima energia: è l’indicatore che comunica quanto si spende rispetto a ciò che si consuma (sono inclusi i cosiddetti costi fissi);
  • IVA e accise: l’IVA si applica sul costo totale del servizio, l’accisa non è altro che un’imposta indiretta sul consumo;
  • Numero cliente: è il codice che è stato assegnato in fase contrattuale e che potrà tornarti utile in caso si abbia bisogno di assistenza;
  • Oneri di sistema: è il costo a copertura di interesse generale per il sistema elettrico, tutti i clienti sono obbligati al suo pagamento;
  • Potenza impegnata: è un valore che indica, caso per caso, la potenza che può essere raggiunta dal cantatore domestico;
  • Consumi fatturati e consumi stimati: sono i consumi che riguardano il periodo a cui la bolletta fa riferimento, si dicono “fatturati” se calcolati a seguito di autolettura o telegestione e “stimati” se stimati in base ai consumi precedenti;
  • Spesa per il trasporto e la gestione del contatore: è la spesa relativa al trasporto e alla manutenzione rispetto alle reti di distribuzione o, appunto, al contatore;
  • PCV: ovvero il prezzo di commercializzazione vendita.

Consigli utili per risparmiare

Per risparmiare sulla bolletta della luce la prima cosa da fare è avere una panoramica il più possibile dettagliata dei reali consumi, che la semplice bolletta della luce non soddisfa. Per questo consigliamo di rivolgersi a un professionista o di utilizzare uno degli strumenti di misurazione disponibili online. Per risparmiare nell’immediato sul consumo di luce una buona soluzione è scegliere la lampadina giusta. Una possibilità molto consigliata è quella di optare per una lampada fluorescente compatta (CFL) o con luci a diodi emittenti (LED). Una lampadina LED ha un’efficienza maggiore che arrivo fino all’85% in più e dura fino a 25 volte più a lungo.