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Tutto pronto per il Sanremo International Guitar Festival che si terrà a Sanremo


Giovedì 17 Diego Campagna aprirà il Festival eseguendo il celebre ed accattivante Quintetto di Boccherini G448 in re maggiore (Fandango) con i solisti dell’Orchestra Sinfonica di Sanremo e successivamente con l’Orchestra. Programma del Concerto: Johannes Brahms, Doppio concerto in la minore per violino, violoncello e orchestra, op. 102 J e la Serenata n 1 in re magg. per orchestra op. 11. Violino: Sarm Kim. Violoncello: Kirill Rodin. Direttore: Amaury Du Closel.

Venerdì 18 due giovani grandi solisti, Nicolò Spera ed Elia Portarena eseguiranno un repertorio affascinante che coinvolgerà il pubblico in modo autentico spaziando tra le più belle e celebri pagine del repertorio della “sei corde”.


Sabato 19 sono in programma due grandi edizioni, quella di Francesco Iannitti Piromallo (“Concerto n. 1 in La Maggiore” per chitarra e orchestra, Solista: Fabio Montomoli, Direttore: Natanael Espinoza) e quella di Guillermo Diego (“Concierto Mexicano” para guitarra y orquesta, Solista: Martín Madrigal, Direttore: Natanael Espinoza).
Domenica 20 aprirà il concerto il quartetto di chitarre del Conservatorio “Franco Vittadini” di Pavia composto da quattro dei migliori e talentuosi studenti del Maestro Diego Campagna: Alessandro Cesare, Alessandro Di Caccamo, Francesca Laforenza, Lushu Zheng. A seguire, l’esibizione di Ciro Carbone, con un “Omaggio alla Canzone Napoletana” tra le più celebri e nobili melodie partenopee; gran finale con Roberto Fabbri in “Un’avventura, Fabbri suona Battisti”. In questo concerto il maestro romano presenta il suo nuovo libro con cd dal titolo “Lucio Battisti, 14 grandi successi arrangiati per chitarra” edito da Hal Leonard Europe, distribuito sui canali digitali da Sony e presente su Vevo con il videoclip di “Amarsi un po’” in versione chitarra e archi realizzato dalla bravissima regista Sara Ceracchi che aprirà il concerto. In questo lavoro Fabbri ha arrangiato per chitarra sola le meravigliose canzoni del cantautore reatino che, eseguite dalla sei corde sono capaci di evocare nella mente di chi ascolta, attraverso la delicatezza del tocco dello strumento classico suonato con la sapienza del grande concertista, le parole sottaciute. Con questa straordinaria reinterpretazione del repertorio di Battisti, Fabbri esalta tutti i mezzi espressivi della chitarra, strumento particolarmente congeniale alla musica del grande cantautore.

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