Nella giornata di oggi abbiamo sottoscritto, come S.I. Cobas, un nuovo accordo aziendale, presso il cantiere In’s Mercato di Torre Garofoli, dopo una trattativa andata avanti per tutta l’estate, e che decreta un netto miglioramento delle condizioni salariali e normative per questi lavoratori, ben al di lá di quanto previsto dal CCNL di riferimento.
Un risultato certo non scontato, soprattutto in una fase politico – sindacale difficile, che spesso si è tradotta, a livello generale in questi mesi, in un attacco ai salari e alle condizioni di vita dei lavoratori.
La compattezza e la determinazione di questi lavoratori – insieme a un costante lavoro sindacale dentro il magazzino, passato negli anni anche attraverso momenti di lotta dura – ha permesso oggi il raggiungimento di questo importante risultato, che in totale controtendenza rispetto la condizione contrattuale del territorio, riesce a intervenire positivamente sia sul sostegno al salario, sia nell’allargare la tutela dei lavoratori per quanto attiene a infortuni e malattie professionali, prevedendo in piú anche meccanismi di stabilizzazione del personale precario, migliorativi rispetto contrattualistica e normativa.
In particolare, con la sottoscrizione dell’accordo, siamo riusciti a ottenere:
Solo pochi mesi fa, molti di questi risultati, all’interno della logistica, erano stati ottenuti esclusivamente all’interno delle filiere Fedit (una delle principali associazioni padronali della logistica), dove il sindacalismo conflittuale si è conquistato negli anni una presenza maggioritaria e dove si sono articolate le lotte piú dure.
Oggi con la firma di questo accordo, che recepisce alcuni importanti elementi di quegli stessi accordi Fedit, si pone un primo importante mattone nell’allargamento di queste fondamentali conquiste sindacali anche nelle filiere logistiche della GDO (grande distribuzione organizzata e supermercati), ma soprattutto in una provincia, quella di Alessandria, dove percepiamo quotidianamente le condizioni di arretratezza sindacale e di sfruttamento cui sono condannati ancora migliaia di lavoratori, in centinaia di magazzini e fabbriche sul territorio.
Da questo importante risultato occorre dunque ripartire nell’ottica di generalizzazione di questi elementi, in un processo di sindacalizzazione piú profondo e allargato sul territorio e di mobilitazione dei lavoratori contro gli effetti della crisi globale, il carovita, l’attacco alle condizioni di vita e di lavoro di milioni di proletari che la dinamica della guerra imperialista accelera sempre di piú.
Anche da qui occorre ripartire per la costruzione della giornata di sciopero generale nazionale del 2 Dicembre e per la manifestazione nazionale di Roma del 3 Dicembre!
Sindacato Sì Cobas Tortona – Alessandria