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Vita metropolitana nel Nord Italia: dove andare per ritrovare il contatto con la natura


Le città del Nord Italia sono altamente urbanizzate e densamente popolate. Ci sono una miriade di attività commerciali e di negozi, e attirano persone per la presenza di numerosi posti di lavoro. Se vivete a Milano, Alessandria, Torino e più in generale nelle grandi metropoli, vediamo dove potete andare per riconnettervi con la natura.

Parco naturale di Capanne di Marcarolo


All’estremo sud della provincia alessandrina si trova l’altopiano di Marcarolo, più specificamente nell’area montuosa dell’Appennino Ligure-Piemontese. L’area è ricca di corsi d’acqua, come il Lemme e il Gorzente, nonché di laghi artificiali e naturali. La sua istituzione risale alla fine degli anni Settanta e attualmente comprende più di 9000 ettari di terreno. La zona è perlopiù ricoperta da boschi, dunque è importante portare con sé tutto l’occorrente prima di intraprendere un’escursione.

Per arrivare in loco il percorso non è complesso, ma è necessaria la macchina. Se si ha in programma di venire spesso in zona, conviene informarsi sui veicoli di seconda mano, per risparmiare sull’importo e garantirsi un mezzo con cui girare alla ricerca di aree verdi. Ad esempio, sono molte le auto usate ad Alessandria, rintracciabili facilmente online: basta trovare quella giusta per poter liberamente andare in esplorazione della provincia alessandrina.

Parco Nazionale della Val Grande

Istituito ufficialmente nel 1992, è un’area protetta di importanza nazionale per la sua biodiversità e il suo paesaggio. Il parco comprende 3 diversi tipi di territorio: boschi, pascoli e alpeggi. Al suo interno sono presenti diversi ecosistemi, tra cui foreste miste di latifoglie, faggete e praterie alpine. La foresta mista di latifoglie predomina nelle quote più basse e il castagno è la specie più comune.

I faggi si fanno sempre più diffusi man mano che si sale verso le zone più alte. Anche le conifere sono presenti, ma in misura ridotta, così come i larici. Salendo progressivamente sulle montagne di questo parco nazionale, l’habitat diventa arbustivo, con meno alberi e più erbe; questo ecosistema è noto come pascolo alpino o prato d’alta quota. Immergersi nella meraviglia e nel silenzio della natura è un’esperienza benefica, soprattutto per chi vuole distanziarsi dai ritmi frenetici della città.

Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi

Il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi si estende su una superficie totale di oltre 31.000 ettari. Il 60% dell’area è ricoperta da foreste, ma è consistente anche la presenza idrica, che occupa ben 400 ettari del terreno. Il parco è stato istituito nel 1988 come parte di un progetto più ampio di protezione dell’area dolomitica.

Non stipisce che sia Patrimonio dell’UNESCO dal 2009: la zona preserva non solo le caratteristiche geologiche, ma anche diversi tipi di flora e fauna che rendono unica questa regione. Qui ci sono alcuni mammiferi molto interessanti, come mufloni, cervi, gatti selvatici e marmotte. Vagare per i sentieri della zona consente di riconnettersi a pieno con la natura e di osservare tante specie di animali altrimenti inavvicinabili.

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