L’8 agosto è la data in cui ricorre la “Giornata Nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel Mondo”.

L’Amministrazione Comunale di Alessandria intende sottolineare con particolare convincimento questa Giornata istituita in riferimento al sacrificio di tutti i lavoratori italiani che, nel mondo, hanno perso la vita nell’adempimento della propria attività lavorativa.


La scelta della data dell’8 agosto riguarda la tragedia avvenuta l’8 agosto 1956 nella miniera di carbone del “Bois du Cazier” a Marcinelle in Belgio dove un incendio causò la morte di 262 minatori di cui 136 italiani.

Quel sacrificio richiama alla memoria le molteplici storie di ricerca del lavoro e di migliori condizioni di vita che videro, in passato, tanti italiani emigrare all’estero (nel solo Belgio nel 1956, di 142.000 minatori impiegati complessivamente, circa 44.000 erano proprio italiani).

Quel terribile evento costrinse l’Italia a prendere coscienza delle penose condizioni nelle quali versavano i nostri connazionali, costretti a lavorare, lontani dai propri affetti, tra mille rischi e innumerevoli disagi, sotto terra.

«Il tema del lavoro e della sua sicurezza – dichiarano il Sindaco e l’Assessore al Lavoro di Alessandriasono elementi portanti e obiettivi distintivi di un’azione di governo che, sia essa svolta in ambito nazionale o locale, è chiamata a mettere sempre al centro la persona, prima di ogni logica di profitto e utilizzo. Con questa consapevolezza, anche Alessandria, intende ricordare il dramma che 66 anni fa costò la vita a 136 connazionali: una tragedia – e purtroppo non l’unica – che costituisce ancora oggi un doloroso monito affinché eventi tragici come quello di Marcinelle non abbiamo più a ripetersi.

La nostra Amministrazione, in particolare mediante il proprio Assessorato al Lavoro, si impegna a svolgere per quanto di competenza un ruolo di  attenta vigilanza e sensibilizzazione su questi temi per far crescere nella comunità alessandrina non solo maggiori e concrete opportunità occupazionali, ma anche una sempre più forte e diffusa cultura della sicurezza sul lavoro».