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L’attività dei Carabinieri di Imperia nell’ultima settimana nel Ponente Ligure

Settimana torrida anche per i Carabinieri del Comando Provinciale di Imperia, i quali – dopo aver concluso il mese di giugno con 18 persone arrestate in flagranza o su provvedimento della Magistratura – dal primo giorno del corrente mese ne hanno arrestate altre sei.

In particolare, i militari di:


Alle attività di polizia giudiziaria culminate con provvedimenti restrittivi si sono associate le denunce a piede libero: i reati per cui i militari sono intervenuti sono liti, lesioni, danneggiamenti, porto abusivo di armi da taglio, guida in stato d’ebbrezza, somministrazione di alcolici a minori.

Tali comportamenti – che comunque costituiscono reato – sono forse connessi all’euforia del periodo, alla calura estiva, alla voglia di “evadere” e sono, fortunatamente, appannaggio di pochi. Tuttavia rischiano di recare fastidio – se non danno – ai molti che intendono vivere la riviera concedendosi un momento di relax. A tal proposito i Carabinieri del Comando Provinciale, anche con il supporto di unità giunte dalle Scuole Ufficiali, Marescialli e Carabinieri per un periodo di tirocinio pratico presso

i reparti della c.d. “territoriale” eseguiranno servizi straordinari di prevenzione e controllo del territorio con il chiaro obiettivo di cercare di rendere l’area il più ospitale possibile: saranno quindi perseguiti – con gli altri – tutti i comportamenti illeciti sopra accennati, dedicando le unità in rinforzo (affiancate da Carabinieri più esperti) ai luoghi che sono meta privilegiata nel periodo estivo.

Infine, invitiamo alla massima attenzione e prudenza. Nelle ultime settimane sono stati denunciati alcuni tentativi di furti e truffe ai danni di persone anziane: sia con la modalità del “controllo del tecnico dell’acquedotto”, che si introduce in abitazione col pretesto di controllare la qualità dell’acqua o la fuga di gas (non esistono sostanze nell’acqua potabile o nel gas che possano danneggiare oro, gioielli o denaro contante) per fare man bassa di quello che trova o che – purtroppo – gli viene consegnato; sia con la tecnica “dell’abbraccio” che consiste nell’avvicinare una persona in strada per sottrargli con destrezza collana o orologio, abbracciandola con una scusa.

Infine, in un caso, una persona ha tentato di truffare un anziano fingendosi incaricato da uno studio legale di provvedere al pagamento della “cauzione” a favore del figlio della vittima, asserendo che questi era stato arrestato e chiedendo una somma di denaro per poter pagare la quota chiesta per la liberazione: come abbiamo detto più volte, in questo caso siete sicuramente di fronte a un truffatore, poiché il nostro ordinamento non ammette il versamento di denaro o gioielli per liberare una persona dall’arresto.

Diffidate di chi non conoscete.

In entrambi i casi, vi invitiamo a contattare immediatamente il 112NUE per richiedere l’intervento dell’Arma o delle altre Forze di Polizia.

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